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E-Distribuzione si crede sovrana, ma i sindacati le strappano il giocattolo di mano

Quando il “nuovo orario” è solo un vecchio film di terrore
Siamo nel 2025, ma da E-Distribuzione sembrano aver trovato la macchina del tempo per riportare tutto ai gloriosi anni ’50 (quando i turni erano massacranti e i diritti un fastidio). Così, con un gesto di raffinata diplomazia (tipo elefante in cristalleria), l’azienda ha deciso unilateralmente di cestinare la sperimentazione del nuovo orario e imporlo ovunque. Peccato che i sindacati — Filctem, Flaei e Uiltec — non siano esattamente noti per l’amore verso i colpi di mano.
Lo Statuto della Persona? Roba da museo
Con una mossa da illusionista improvvisato, E-Distribuzione è riuscita nell’impresa di vanificare lo Statuto della Persona. Quel documento, firmato con tanto entusiasmo nel 2022, ora viene trattato come il libretto d’istruzioni di un mobile Ikea: ignorato. Non proprio il massimo per chi dice di “mettere le persone al centro” e poi le mette direttamente agli straordinari forzati.
I sindacalisti: tra incredulità e voglia di lanciar coriandoli
Ilvo Sorrentino, Amedeo Testa e Marco Pantò, che non avevano certo firmato lo Statuto per poi vederselo stracciato sotto il naso, hanno deciso di sospendere l’adesione e di proclamare lo stato di agitazione. Tradotto: se volevate la pace sociale, adesso avete la festa… ma non quella con la torta.
Finale thrilling: “Con il sostegno dei lavoratori, li faremo tornare sui loro passi”
Con l’entusiasmo tipico di chi ha visto troppi film su Davide contro Golia, i sindacati giurano di voler cancellare questa “esperienza”. Riusciranno nell’impresa? Sarà una epica battaglia o l’ennesima riunione infinita al tavolo delle trattative? Lo scopriremo nei prossimi episodi di “E-Distribuzione: il ritorno dei contratti fantasiosi”.