Collegati con noi:

Notizie

Airbus preleva asset di Spirit Aero per 439 milioni: un affare o solo un’altra follia?

Airbus preleva asset di Spirit Aero per 439 milioni: un affare o solo un’altra follia?

Il lungo e tortuoso affare tra il produttore di aerei europeo Airbus e il fornitore americano Spirit AeroSystems è finalmente giunto a termine, dopo che le trattative con Boeing hanno richiesto più tempo di quanto ci metterebbe un aereo a decollare. Ma chi avrebbe mai pensato che Boeing, che giusto una ventina di anni fa ha deciso di separare le sue attività da quelle di Spirit, abbia poi deciso di riportare la sua ex fiamma nel suo regno? Magari si sentiva nostalgica.

All’interno di questo glorioso accordo si trova una linea di credito infruttifera (già, perché a chi non piace prestare soldi senza guadagnarne?) da parte di Airbus a Spirit per un ammontare totale di ben 200 milioni di dollari. Questo generoso gesto si legge nel comunicato ufficiale: “da Spirit AeroSystems per supportare i programmi Airbus”. Inoltre, Airbus riceverà anche un compenso, perché mai si dovrebbe fare affari senza un piccolo guadagno? In questo caso, è di 439 milioni di dollari.

Due stabilimenti chiave sono coinvolti nel grande passo: Kinston, nella Carolina del Nord, dove Spirit fabbrica una parte fondamentale della fusoliera dell’A350, e un altro stabilimento a Belfast, nell’Irlanda del Nord, che produce ali in carbonio per l’A220. E se per caso Airbus non trovasse un acquirente all’altezza, beh, si prenderà anche la produzione della fusoliera centrale dell’A220, giusto per non lasciarsi sfuggire un affare d’oro.

Non finisce qui! Secondo questo splendido piano, anche la produzione di componenti alari per l’A320 e l’A350 a Prestwick, in Scozia, è destinata a passare nelle mani di Airbus. E non dimentichiamo i siti di St Nazaire in Francia e di Casablanca in Marocco, che saranno anch’essi accolti a braccia aperte dal gigante europeo. Però, il sito di Subang, in Malesia, potrebbe andare a terzi… chissà, magari ai rivali. Un bel colpo di scena, non credi?

Ma non preoccupiamoci, perché Airbus ha promesso che con questa mossa mira a garantire “la stabilità della fornitura per i suoi programmi di aeromobili commerciali”. Insomma, un passo verso un futuro “sostenibile”, sia a livello operativo che finanziario, o almeno così dicono. Del resto, chi non sogna di ottimizzare i pacchetti di lavoro chiave con un affare del genere? Ah, e quasi dimenticavamo: l’accordo non influenzerà, nemmeno per un attimo, i traguardi già annunciati a febbraio. Perché il trucco in queste operazioni è non farne mai di sonore.”

Continue Reading

Le foto presenti su Lasconfitta.com sono state in larga parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione - indirizzo e-mail redazione@lasconfitta.com , che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.