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Banca Mediolanum e il suo spettacolo di beneficenza: 9,8 milioni in 382 progetti, ma chi realmente ci guadagna?

Nell’anno 2024, Banca Mediolanum si è superata, erogando la bellezza di 9,8 milioni di euro per 382 progetti sociali, un risultato che ha meravigliosamente “aiutato” 63.000 persone. A fare l’annuncio, durante la Convention della Banca a Torino, è stata la vice presidente, Sara Doris, che ha avuto l’ardire di sostenere che solo il 3% delle risorse viene destinato ai costi di gestione, un ‘risultato straordinario’, o così dicono. Sorprendente, insomma, se non fosse che l’efficienza è un concetto tanto astratto quanto difettoso, a seconda di come si voglia guardare i conti. Sotto il cappello del Prestito di Soccorso, questa banca si afferma come paladina della prevenzione dell’usura, ma solo dopo aver sostenuto economicamente le famiglie in difficoltà. Sarà un caso, ma questo suono di moneta sembra sempre più melodioso, e le famiglie? Beh, a quanto pare, il denaro serve a garantire sogni, e non solo conti in rosso. Dati aggiornati al 31 marzo mostrano un totale di 819 prestiti attivati, per oltre 7,5 milioni di euro. Non suona affatto male, no?
Ma il bello non finisce qui. Nel 2025, la Fondazione Mediolanum decide di rifare il colpaccio nel nome dell’infanzia, lanciando ‘Fragili, ma potenti’. Questo progetto luminoso ha come obiettivo quello di garantire a 1.064 bambini con condizioni neurologiche e complesse un percorso personalizzato di riabilitazione, in partnership con tutte le fondazioni che hanno nel nome la parola ‘Fondazione’. Che coincidenza, vero? Fondazione Don Gnocchi, Fondazione Fight The Stroke e Fondazione Tog sono pronte a collaborare, perché chi non ama le pressioni multiple? La campagna promette di offrire accesso a trattamenti riabilitativi innovativi, fusi con tecniche tradizionali, come se il mix fosse la soluzione magica per svelare le potenzialità nascoste di questi bambini. Non si sa mai, magari l’inclusione finanziaria à la Mediolanum potrebbe sbocciare proprio come un fiore stramaledettamente resistente. Ah, e per non farsi mancare nulla, la Fondazione raddoppierà i primi 60.000 euro raccolti, perché moltiplicare l’impatto di ogni donazione è una questione di efficienza, giusto?