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Val Tidone, la passeggiata tossica che continua a farci sorridere

Val Tidone, la passeggiata tossica che continua a farci sorridere

Altro che piacevoli passeggiate nel verde: chi sfida il Sentiero del Tidone adesso trova lastre di amianto abbandonate. Un gesto che NON ha bisogno di commenti, demoralizzante e disgustoso. La Comune di Borgonovo è costretto, ancora una volta, a “denunciare e spendere soldi pubblici” per riparare a questo scempio. Ma non temete: presenteranno denuncia contro ignoti, come ormai da tradizione. E indovinate un po’? Nessuno verrà mai punito.

La rabbia degli amministratori… e il disastro per tutti

Il Comune parla di “grande delusione mista a rabbia”. Peccato che tra indignazioni e spese, i soldi dei cittadini affondino nel misterioso abisso delle bonifiche. Nel frattempo, i volontari che cercano di salvare il sentiero raccolgono i pezzi, mentre qualche “illuminato” ha pensato bene di trasformare un’area verde in una discarica tossica. Il danno, sappiatelo, non è solo per l’ambiente, ma anche per la comunità: il messaggio è chiaro, qui puoi fare quel che ti pare e nessuno ti ferma.

Le solite promesse e il balletto delle denunce

Denuncia contro ignoti? Fatto. Specialisti in bonifiche? In arrivo. Appello ai cittadini per riportare le segnalazioni? Certo, non può mancare. Eppure il copione è sempre lo stesso: l’amianto rimane, le bonifiche costano, gli incivili si divertono e il Comune continua a pagare. Un ridicolo balletto che si ripete da anni, con la Polizia Locale e i Carabinieri a recitare il ruolo di semplici spettatori, più che protagonisti.

Qualche soluzione (amara)

Forse è giunto il momento di installare delle telecamere, di multare seriamente o, perché no, di far pagare chi abbandona rifiuti, obbligandolo a ripulire l’intero sentiero a mani nude (mascherina inclusa, siamo generosi). Ma, si sa, ci ritroveremo a indignarci ancora, bonificheremo di nuovo e ci ritroveremo qui a commentare il prossimo scempio tossico.

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