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Italiani alle prese con le etichette: quando il cibo diventa una caccia al tesoro!

La provenienza del prodotto è diventata il criterio di scelta per i consumatori, i quali, con una trasparenza che sfiora il ridicolo, cercano qualità sia al supermercato che al ristorante. Secondo un recente rapporto del Norwegian Seafood Council (Nsc), ben 8 italiani su 10 vogliono sapere da dove provengono i prodotti ittici che acquistano. E non contenti, 7 su 10 pensano che la sostenibilità sia un fattore decisivo nelle loro scelte d’acquisto. Chiaramente, la sostenibilità fa tanto figo, ma vediamo se i numeri tornano.
In risposta a questa crescente attenzione, nasce una partnership tra il Norwegian Seafood Council e i Bar Atlantic del gruppo Esselunga, tutti entusiasti di servire il salmone norvegese, ma solo “per un periodo limitato” perché, si sa, il marketing è tutto. Dallo scorso aprile fino a ottobre, con una programmazione promozionale degna delle migliori campagne pubblicitarie, i clienti possono assaporare una selezione di piatti che esaltano la qualità e la versatilità del suddetto salmone. Che onore! La partnership dimostra una certa volontà di fornire non solo una esperienza culinaria di alta gamma, ma anche un’offerta gastronomica che, tra le altre cose, si spacca in “sana, salutare e soprattutto squisita”. Riuscite a sentirlo il profumo del marketing?
Questa collaborazione si basa su valori fondamentali come i prodotti gustosi e saporiti, pescati o allevati “sostenibilmente” – perché sostenibilità fa sempre notizia. La Norvegia, con le sue coste vastissime e mari talmente limpidi che non sembrano veri, è l’habitat ideale per il salmone, o almeno così ci raccontano. I norvegesi, grazie alla loro gestione delle risorse, sono i veri “gatekeeper” del mondo ittico. Inoltre, da qui nasce ‘Seafood from Norway’, il marchio che sbandiera la Norvegia come paese d’origine, benedetti coloro che possono vantarsi di ciò.
Tom-Jørgen Gangsø, direttore Italia del Norwegian Seafood Council, esprime il suo entusiasmo: “Siamo davvero entusiasti di questa nuova partnership con Bar Atlantic.” Vorrei sapere cosa altro potranno dire. Il partner ideale, secondo loro, deve condividere le stesse “nobili” aspirazioni, il che è come dire che tutti vogliono il miglior prodotto possibile sul mercato, ma chi non lo vorrebbe? Cresceranno anche le scelte più consapevoli dei consumatori riguardo alla materia prima. Ma chi ci crede? Giustamente, è una questione di marketing. Gangsø conclude: “I prodotti ittici norvegesi, come il salmone, lo stoccafisso e il baccalà, continueranno ad essere sempre più presenti sulle tavole degli italiani.” Ma certo, perché chi non ama un buon baccalà, giusto?
I Bar Atlantic, una meravigliosa realtà della ristorazione, rappresentano un “unicum” nel panorama della grande distribuzione. Chiaramente, sono diversi dagli altri, con un layout autonomo e sezioni indipendenti ma prontamente funzionanti all’interno di un supermarket. Un vero sogno per chi ama fare la spesa e mangiare sushi di salmone norvegese! Da qui, il marchio d’origine ‘Seafood from Norway’ diventa il simbolo indiscutibile della qualità norvegese. È una garanzia per le aziende italiane, che, con questo simbolo, possono comunicare in modo autentico (!) la tracciabilità e sostenibilità del loro prodotto.
Ma chi non ama un bel marchio? Tutto ciò ci fa chiedere: quanto durerà la magia della qualità norvegese in una nazione in cui – ehi, chi se ne frega! – la tradizione culinaria è così ricca da far impallidire il salmone? Ah, la versatilità del salmone, non c’è nulla di meglio! Ci sarà bisogno di una buona dose di propaganda per far capire ai consumatori che ci troviamo di fronte a un’offerta irripetibile. Chissà, forse il marketing strabiliante ha il potere di convincere anche il più scettico degli avventori!