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Quando la Cina disegna le sue alleanze con un colpo di yuan: un gioco geopolitico da far invidia a un esperto di scacchi

Per undici anni consecutivi, la Bank of China, che si erge come la prima e più importante banca cinese, ha avuto l’ardire di mappare l’andamento dell’internazionalizzazione del renminbi. La motivazione? Ovviamente, promuovere l’uso transfrontaliero dello yuan. Nel 2023, l’anno in cui hanno raccolto i dati, la Cina si è vantata di una crescita robusta del 5,2%, fornendo un contributo superiore al 30% alla crescita globale. A quanto pare, il valore totale dell’importazione e dell’esportazione di merci è schizzato a 41,7 trilioni di yuan, raggiungendo il 14,2% del totale mondiale. E chi l’avrebbe mai detto?
Mercati industriali, imprese commerciali e istituzioni finanziarie estere sembrano aver risposto con entusiasmo alla valutazione della funzione dello yuan come valuta internazionale. Sì, è vero, nel 2023 i regolamenti transfrontalieri in renminbi della Cina hanno superato la sorprendente soglia di 52,3 trilioni, con un incremento del 24,1% rispetto all’anno precedente. I pagamenti nel commercio transfrontaliero hanno rappresentato il 24,4% degli scambi totali, mentre a dicembre la quota di yuan nei pagamenti globali ha raggiunto il 4,14%, un rialzo di 2,23 punti percentuali rispetto a gennaio. Impressionante, vero?
Eppure, a servizio dell’economia locale, sembra che lo yuan venga utilizzato dalle imprese industriali e commerciali all’estero. Strano come la domanda dell’economia reale possa influenzare una valuta di Stato! La Bank of China si affretta a ribadire che sosterrà con fermezza il principio che il settore finanziario “è al servizio dell’economia reale”. Un bel motto, in linea con l’indirizzo della Central Work Conference finanziaria per promuovere l’internazionalizzazione dello yuan in maniera stabile, prudente e solida. Chissà se qualcuno se ne era già accorto…
L’uso transfrontaliero della valuta cinese sembra essersi espanso rapidamente nella regione RCEP e lungo la Belt and Road. Nel 2023, le istituzioni nazionali ed estere della Bank of China hanno completato regolamenti transfrontalieri in yuan per oltre 57 trilioni, un bel salto dell’85,6% su base annua. Inoltre, hanno gestito pagamenti personali transfrontalieri per 52,9 miliardi di yuan, un aumento pazzesco del 142,1% rispetto all’anno precedente. Eppure, non ci si può fare a meno di chiedersi: sarà tutto oro ciò che luccica?