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Italia sorprendentemente promossa: chissà che la stabilità politica faccia miracoli!

Il fatto che il rating dell’Italia sia stato migliorato da S&P 500, passando da BBB a BBB+, è decisamente “inaspettato”, non trovate? Ma guardiamolo dal lato positivo: sono solo fattori di mercato che, incredibilmente, gli investitori sembrano apprezzare. Nel frattempo, in un contesto di normalizzazione dei flussi internazionali ante dazi di Trump, la posizione italiana all’estero si è rivelata, sorpresa delle sorprese, “molto positiva”. Ma non è finita qui: aggiungiamo il tocco di stabilità politica che, in Europa, è diventato un lusso raro. E indovinate un po’? Questa stabilità ha premiato l’Italia, il che è un po’ come vincere la lotteria mentre gli altri si contendono i briciole.
Ma c’è di più! Un altro elemento che potrebbe contribuire a stringere lo spread è, udite udite, un’ulteriore riduzione dei tassi da parte della BCE. Ma chi lo avrebbe mai detto? Il Senior Economist di Ing Italia, Paolo Pizzoli, ha finito per affermare che ci aspettiamo due tagli dei tassi entro la fine dell’anno. Certo, ci sono quindi tutte le condizioni “favorevoli” per mantenere lo spread ai livelli attuali. Ma attenzione, solo un’eventuale sorpresa sul fronte della crescita potrebbe farlo calare ulteriormente. Come se fosse così semplice e lineare, giusto?