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Italia: la fenomenale adesione alle regole sul deficit, il Paese si allinea miracolosamente con le indicazioni europee!

Italia: la fenomenale adesione alle regole sul deficit, il Paese si allinea miracolosamente con le indicazioni europee!

Ah, l’italica gestione delle finanze pubbliche! L’Italia si allinea con le raccomandazioni dell’UE per riportare il deficit sotto il 3% del PIL. Non è un traguardo incredibile? Il pacchetto di primavera del Semestre europeo, presentato a Bruxelles, ci piazza tra i bravi bambini della classe, accanto a Francia e compagnia bella. Ma ehi, chi ci crede davvero? “Non è necessario adottare ulteriori misure”, ha detto la Commissione Europea, riguardo a Francia, Italia e alcuni altri. Un bel modo di dire “Ci siamo, ma non troppo”.

Passando a quel grande attore chiamato Belgio, la Commissione consiglia un nuovo percorso correttivo per il paese, nonostante la spesa netta prevista per il 2025 aiuti a sforare il limite max della raccomandazione. Ma non preoccupatevi, ci sono sempre margini di flessibilità, o come la chiamano, la “clausola di salvaguardia nazionale”. Dall’altro lato, la Romania sembra aver preso una rotta decisamente sbagliata. “Significativamente superiore” al limite massimo, dicono. Ma non c’è nulla da temere, giusto? Solo “chiari rischi” e tutto il resto.

Dopo tutto, chi non ama un po’ di teatralità nei bilanci? La Commissione raccomanda al Consiglio di decidere che la Romania “non ha adottato misure efficaci” per rimanere a galla. E non ci si può dimenticare del nostro amato deficit. Secondo le fonti ufficiali dell’UE, l’Italia sta navigando un po’ cauto, mantenendosi sotto il tasso di crescita massimo concordato nel piano di rientro. Ovviamente, parliamo di qualcosa come 0,3-0,4 punti percentuali in meno — non esattamente un festone di ottimismo.

E per il 2025? Secondo le stime interne, che sappiamo tutti essere sempre infallibili, saremo intorno allo 0,2% del PIL, ossia poco più di 4 miliardi di euro. Come dire, chi ha bisogno di un piano di rientro quando puoi giocare a fare il contabile con decorazioni minuscole e cifre che si muovono come i matti?

Quando i ‘Falchi’ volano bassi

Le nuove regole del patto di stabilità, concordate nel 2023, dopo la lunga sospensione per la pandemia di Covid-19, continuano a produrre effetti quantomeno sorprendenti. La Commissione Europea ha deciso di aprire una procedura per deficit eccessivo contro l’ Austria, uno dei paladini del rigore finanziario. Ricordate quando Vienna era la regina del rigore? Ecco, adesso è finita a essere ‘rimproverata’ ufficialmente. Così, nel 2024, ci ritroviamo con un deficit al 4,7% del PIL. Ma chi si aspettava che questa storia non finisse in un grande drammino?

Il piano? Secondo la Commissione, è tutto giustificato, e dopo aver considerato “il parere del Comitato economico e finanziario”, si propone di aprire questa procedura ‘sorprendente’. Ma, chiaramente, secondo le sue valutazioni, dodici Stati membri stanno rispettando i limiti della spesa raccomandati. Presumibilmente, gli altri, tra cui Portogallo e Spagna, sono “sostanzialmente conformi”, con naturalmente qualche ‘limitata’ deviazione. E che dire di Cipro, Irlanda, Lussemburgo e Paesi Bassi? La Commissione sostiene che ci sono rischi di deviazione. Sì, un vero e proprio festival dell’incoerenza!

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