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Wizz Air: utile a picco di 213 milioni di euro e il titolo va in picchiata. Che sorpresa!

Wizz Air: utile a picco di 213 milioni di euro e il titolo va in picchiata. Che sorpresa!

La compagnia low cost Wizz Air ha deciso di riservare il suo spettacolo migliore ai mercati azionari, con un crollo del 23,5% in Borsa, come se avesse appena lanciato un pacchetto di popcorn durante un film horror. I risultati per l’anno finanziario 2025, conclusosi a marzo, mostrano utili netti in calo del 41%, scivolando a 213,9 milioni di euro dai 365,9 milioni dell’anno precedente. Non proprio un colpaccio, considerando che si aspettava un obiettivo tra i 250 e i 300 milioni di euro. Ma tranquillizzatevi, la compagnia ha una splendida novità: ha abbassato le previsioni di profitto per il 2026 da 350 a 400 milioni di euro. Grande mossa, non c’è che dire, probabilmente un modo per affrontare i problemi di manutenzione dei motori che, evidentemente, si stanno rivelando un grande successo – se per “successo” intendiamo una spirale discendente.

Oltre a questo, non possiamo ignorare l’unica indiziata per il nuovo anno, che è la previsione di aumentare i ricavi, che è come dare acqua a una pianta già morente. Hanno chiuso il 2025 con un aumento del fatturato del 3,8%, per un totale di 5,267.6 miliardi di euro, trasportando 63,4 milioni di passeggeri – un misero 2% in più rispetto all’anno scorso. Non lontano dalla gestione di un bar di quartiere. Il fatturato derivante dalla voce passeggeri è aumentato del 4% a 2,9 miliardi di euro, mentre la parte legata alle entrate accessorie (bagagli, posti a sedere selezionati e pasti) è salita del 3,6% a 2,3 miliardi di euro. Questa ultima voce rappresenta un sorprendente 44% del fatturato totale – come dire: “Siamo in rosso, ma guardate quanto guadagniamo vendendo snack!”

Il CEO József Váradi ha affermato che “Wizz Air è oggi un’azienda più resiliente.” Resiliente? Certo, soprattutto dopo aver mantenuto una flotta a terra che ha reso ridicolo ogni tentativo di far decollare i profitti. Ma lui è orgoglioso: “Nonostante l’improduttività di una flotta a terra, abbiamo chiuso per il secondo anno consecutivo un bilancio in positivo.” Un bilancio positivo per chi? Per i passeggeri che avevano pianificato delle vacanze e ora devono accontentarsi di una gita al parco? Per due anni hanno operato in circostanze difficili, come se avessero vinto un premio di consolazione per il miglior logoramento di reputazione.

La situazione degli aerei parcheggiati a causa dei problemi ai motori degli A321neo continua a influenzare i risultati della compagnia. A maggio, Wizz riportava ancora 37 aerei bloccati a terra, e sembra che questa situazione si protrarrà almeno fino alla fine dell’anno. Se non è un ottimo modo per incentivare il turismo, non so cosa possa esserlo. E per completare il quadro, i conflitti in corso in Ucraina e Israele non aiutano certo a riprendere quota. Ma non temete: la compagnia si è dichiarata pronta a riprendere i voli verso l’Ucraina appena la situazione lo permetterà. Un piano che prevede almeno 15 milioni di passeggeri in tre anni, nella migliore delle ipotesi.

Il problema degli aerei a terra è cruciale per un low cost che promette voli a buon mercato mentre la domanda rimane sostenuta. L’idea brillante di Wizz è stata quella di non ridurre il network nonostante la mancanza di aerei; anziché affrontare la realtà, hanno deciso di aumentare i costi prendendo velivoli in leasing. Geniale, vero? Al momento, la compagnia vanta una flotta di 231 aerei e un portafoglio ordini di 300 nuovi velivoli. Nei prossimi 12 mesi, attendiamo da Airbus la consegna di 42 A321neo e 8 A321XLR, sperando che questi arriveranno in tempo e, chissà, forse con motori che girano.

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