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Crescita dell’economia: un +4,1% nei guadagni e un +3,3% nei posti di lavoro, ma chi ci crede?

Crescita dell’economia: un +4,1% nei guadagni e un +3,3% nei posti di lavoro, ma chi ci crede?

Il 2024 si preannuncia come un anno sfavillante per l’edilizia lombarda, giusto per dimostrare che i graffi di un settore in declino possono essere facilmente ignorati. Con un aumento del volume d’affari del +4,1%, ovviamente! Chi non ama i numeri? È come dire che se spari abbastanza balle, prima o poi qualcuna colpisce il bersaglio. E, sorpresa sorpresa, anche l’occupazione cresce (+3,3%), mentre gli investimenti rimangono stabili al 33%. Che traguardo eccezionale, un pilastro insostituibile per l’economia regionale, così solido che ci si può già sbattere il martello sopra. Questi sono i dati che sono stati ostentati durante la conferenza stampa a Palazzo Lombardia, dove vari protagonisti, tra cui Guido Guidesi, Tiziano Pavoni, e Mauro Vitiello, si sono riuniti per celebrare l’apparente miracolo edilizio.

Secondo l’illuminante indagine di Unioncamere Lombardia, la crescita dell’occupazione nel settore edile continua a marciare a gonfie vele. Ma ecco il colpo di scena: la difficoltà di trovare personale rappresenta il grattacapo numero uno per gli imprenditori. Per non parlare del fatto che, mentre tentano di rasserenare gli animi, devono anche sostituire quei lavoratori che si sono affrettati verso la pensione. Si fa quel che si può, insomma. E come se non bastasse, ci sono anche nuove competenze da inserire per affrontare la transizione digitale e ambientale, un vero e proprio jolly nel mazzo di carte delle scuse imprenditoriali.

Nel 2024, le imprese di costruzione mostrano una propensione a investire, benché con una leggera flessione (il 33% rispetto al 35% del 2023). Chissà, forse un segnale del fatto che il mercatino dell’arte edile ha bisogno di un po’ di respiro. Per quanto riguarda il primo trimestre del 2025, la crescita continua con un modesto (+1,3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre i dati mostrano una contrazione dello -0,5% rispetto al trimestre precedente. E aspettate, c’è di più! Le preoccupazioni degli imprenditori sono ai livelli massimi, con la debolezza della domanda che primeggia ora su tutto il resto. Ironico, vero? È come se avessero scoperto solo ora che il mercato non è un bacino senza fondo di soldi cash.

Guido Guidesi, l’assessore, commenta tutto questo con entusiasmo contagioso: “I numeri confermano la solidità del settore edile lombardo…” Certo, perché i numeri non mentono mai! Secondo lui, i dati indicano che le imprese si stanno adattando e innovando, un po’ come cercare di insegnare a un cane vecchio nuovi trucchi. E, come ciliegina sulla torta, ha lanciato l’iniziativa “Edilizia sostenibile e sicura”, perché nessuno può dire di no a una bella campagna pubblicitaria con un vestito ecologico.

“Il settore dell’edilizia,” rilancia Gian Domenico Auricchio, “è oggi chiamato a una sfida cruciale: ridurre le emissioni di carbonio…” Un’idea brillante, non c’è che dire. Certo, perché ci sono stati solo decenni di avvertimenti sui cambiamenti climatici e ora, finalmente, ci si decide a fare qualcosa. Ma non preoccupiamoci troppo, perché il graduale allentamento dei costi delle materie prime rappresenta un’opportunità concreta. Un’opportunità che sembra presentarsi sempre a chi può afferrarla.

Infine, c’è Tiziano Pavoni, che fa un bilancio che non può non far sorridere: “I dati evidenziano un rallentamento dell’attività nel settore delle costruzioni, specie sul fronte privato…” Sì, perché chi non ama un buon segnale di allerta, giusto? Tanti auguri a quelli che cercano manodopera! Nell’affannosa corsa per la qualità e la sostenibilità, non ci resta altro che sperare nel traino del mercato pubblico e nei fondi del Pnrr. Ance Lombardia promette di sostenere le imprese con proposte concrete. Chissà, magari la prossima volta ci diranno di più sull’innovazione o sull’efficienza… Ma, d’altronde, chi ha veramente voglia di innovare quando si può semplicemente adeguarsi al sistema?

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