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Futuro in pericolo: il nuovo manuale di Luca Dal Fabbro per affrontare il caos che ci attende

Futuro in pericolo: il nuovo manuale di Luca Dal Fabbro per affrontare il caos che ci attende

Affrontare la trasformazione di ambiti economici, sociali e ambientali sembra essere la nuova moda del giorno, con una certa *)serietà* e *pragmatismo* che farebbe invidia a un venditore di tappeti. È questo il messaggio di ‘Proteggere il futuro’, l’ultima pubblicazione del presidente del Gruppo Iren, Luca Dal Fabbro, edita da Rubbettino. Peccato che il titolo suoni come il motto di una campagna pubblicitaria piuttosto che un appello concreto.

Il libro, orgogliosamente introdotto dall’ambasciatore Giampiero Massolo, promette di esplorare in modo analitico i caldi temi della sicurezza energetica e della resilienza economica. È curioso notare come questi argomenti siano nebulosi e vaghi, quasi un modo per confondere le acque mentre il mondo brucia. Si inserisce, naturalmente, nel contesto delle tre transizioni globali – energetica, digitale e geopolitica – che non solo stanno ridefinendo le coordinate della politica internazionale, ma anche abbattendo l’idea di stabilità in un colpo solo. Chi avrebbe mai pensato che le cose potessero cambiare così tanto?

In un panorama già di per sé instabile, Stati, aziende e cittadini si trovano a dover affrontare sfide monumentali. Ma ehi, chi se ne frega? È pur sempre un’opportunità per esaltare il cambiamento, giusto? Forse l’intenzione di Luca Dal Fabbro è quella di farci aprire gli occhi su un’analisi dettagliata delle interconnessioni tra energia, tecnologia e sicurezza economica, come se non fosse già una questione nota e dibattuta. “Proteggere il futuro” dovrebbe, quindi, essere un faro di saggezza per coloro che si ritrovano a navigare in queste acque turbolente della modernità, o probabilmente solo per chi non sa nuotare.

Un’altra perla di saggezza che emerge dal libro è il celeberrimo trinomio: sicurezza energetica, competitività e resilienza ambientale. Proprio quello che tutti stavamo aspettando! Le strategie e pratiche per trovare un equilibrio fra questi elementi sono sicuramente rivoluzionarie, contando su un *approccio pragmatico* che, possiamo solo immaginare, eliminerà la confusione attuale nel giro di poche pagine.

Giampiero Massolo afferma che: “Il potere oggi si esercita con ciò che si possiede, non con ciò che si auspica di avere.” Grazie, Giampiero, perché questo è esattamente ciò che volevamo sentire! Se vogliamo trasformare l’incertezza in vantaggio strategico, dobbiamo finalmente abbandonare quella fastidiosa separazione tra economia, politica e sicurezza. Magari dobbiamo anche insegnare ai pesci a volare, chi lo sa?

Come spiega, saggiamente, Luca Dal Fabbro: “Nel contesto attuale dominato da instabilità, competizione per risorse strategiche e cambiamenti climatici” è essenziale che tutto il sistema cambi il suo approccio. Così, ci vengono date tre priorità fondamentali: competitività economica, sicurezza in tutte le sue sfumature e resilienza ambientale. Perché, naturalmente, queste non siano già state riflettute da nessuno prima.

Ma il vero punto, forse, è che dobbiamo immaginare nuove soluzioni per le sfide future. Un compito arduo, eppure tanto umano. I nostri antenati avevano già dimostrato che il pensiero critico è la chiave per prosperare, e non possiamo che aggrapparci disperatamente a tale idea. Ma, come sempre, ci auguriamo che le generazioni future possano continuare a *sognare* e, possibilmente, farlo in armonia con il nostro *amato* pianeta. In fondo, il bene comune dovrebbe essere l’unica strada verso un futuro pacificato. Ma chi ci crede ancora in un sogno collettivo?

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