Quando l’innovazione si traveste da problema: la sicurezza che nessuno sa più come gestire

Quando si tratta di fiera Ambiente e Lavoro a Bologna, Andrea Cafà, presidente di Cifa, non si trattiene certo dal raccontarci quanto sia stato intenso il confronto con centinaia di professionisti del settore. Ascoltare chi vive in prima persona l’impatto dell’innovazione e delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro è la chiave per rifinire senza sosta politiche e servizi dedicati a imprese e lavoratori.

“Il ritmo del cambiamento è incalzante”, sottolinea Cafà con la fredda consapevolezza di chi cerca di stare al passo quasi a vista. In pratica, si sforzano di confezionare soluzioni pratiche in un panorama in continuo mutamento. Non un dettaglio: il mese scorso si è appena rinnovato un contratto collettivo dove, manco a dirlo, la sicurezza assume un ruolo di prim’ordine.

Poi arriva l’inesorabile sforzo di coniugare azioni tra Fonarcom, Epar e Sanarcom con un unico obiettivo, un po’ idealistico ma bello da sentire: fare della bilateralità un vero e proprio scudo protettivo per il lavoratore, accompagnandolo in questa grande transizione che sembra più una corsa a ostacoli.