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Baywater sbarca in Uk e subito pretende la corona nell’ossigenoterapia: missione possibile o solo fumo negli occhi?

Un’occasione d’oro: entrare nel mercato britannico dominando l’ossigenoterapia e l’assistenza domiciliare.
Quando si presenta la possibilità di investire in un mercato dove non si è mai stati, acquistando addirittura il leader con oltre il 50% della quota nell’ossigenoterapia e nelle cure domiciliari in Inghilterra, si capisce subito di trovarsi davanti a un’occasione rara. A parlare è Maurizio Colombo, vicepresidente del Gruppo Sapio, che descrive così l’acquisizione di Baywater dal gruppo francese Bastide: un “unicum” dopo 35 anni di esperienza nel settore dell’home care.
L’affermazione più ironica? Essere preferiti ad altri competitor non tanto per il prezzo, ma per il “progetto” e per lo sviluppo prospettato. In pratica, quando i soldi non contano, conta l’idea—o almeno così pare. Anche perché Bastide rimane ancora un nostro concorrente su mercati come quello francese, da cui evidentemente si impara anche a scegliere con chi fare affari e con chi no.
Terzo ingrediente di questa storiella di successo, forse il più sorprendente: il “fitting” con il management di Baywater. Tradotto: la sintonia sui valori, sugli obiettivi e soprattutto sul modo di trattare i pazienti. Una cosa così rara nel mondo degli affari da sembrare quasi un episodio da serie TV, ma che qui invece è stata la ciliegina sulla torta.
Ma aspettate, perché il menù è ancora più ricco. Il mercato inglese è messo piuttosto bene nell’assistenza privata per l’ossigenoterapia, ma c’è un “piccolo” dettaglio: patologie come cardiologia, nefrologia, malattie neurodegenerative o autismo – roba che chi opera nell’home care conosce da anni – sono ancora un terreno quasi vergine lì. Ecco la promessa di Sapio Life: ampliare il campo e portare tutte queste cure a domicilio, anche oltre l’ossigenoterapia.
La filosofia di Colombo è chiara e quasi zen: curare a casa tutto ciò che sia “logico e sostenibile”, un’espressione che sembra fatta apposta per coprire tutte le sfumature possibili, dalle ragioni economiche all’impatto complessivo. Questa è la perfetta armonia con i sistemi sanitari nazionali, che a quanto pare va ben oltre la semplice integrazione. La parola magica è “non sostitutivi”: ci tengono a sottolinearlo come fosse la missione sacra del gruppo dal lontano 1989, espandendosi – sempre in clima di pace e amore – in otto nazioni diverse. Prima l’Italia, naturalmente loro regno diurno, poi la Francia e la Germania, e a sorpresa la Turchia che si conferma un “capolavoro” inatteso.
E per finire, l’acquisizione più “a nord” che porta Baywater Healthcare UK Limited sotto il tetto del Gruppo Sapio, ampliando di brutto la presenza europea. Nonostante la brexit abbia rimandato a casa l’euro, la Gran Bretagna resta un mercato “assolutamente interessante”—traduzione: qui si fa affari, eccome. Insomma, un bel salto da non sottovalutare, anche se ti lascia con il dubbio su chi ha davvero fatto il miglior affare.