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Ecco la decima edizione del Gis Expo 2025: ancora una fiera che promette rivoluzioni, o solo l’ennesima sfilata di chiacchiere?

Piacenza si candida a capitale europea del sollevamento e trasporti eccezionali con la decima edizione di Gis Expo.
Presentata nella Sala Consiliare del Comune di Piacenza la decima edizione del Gis Expo – le Giornate Italiane del Sollevamento e dei Trasporti Eccezionali –, l’unico evento italiano e la più grande manifestazione europea dedicata a questo settore di nicchia ma potentemente strategico. La kermesse si terrà dal 25 al 27 settembre a Piacenza Expo, con la partecipazione di autorità locali e figure di spicco dell’industria e del giornalismo specializzato che ne hanno sottolineato l’importanza e la vocazione internazionale.
A soli due mesi dall’apertura, Gis Expo si conferma come il palcoscenico europeo principale per il sollevamento di materiali, il lavoro ad alta quota, la movimentazione industriale e portuale, oltre che per i trasporti fuori standard. Insomma, il luogo dove tecnologie all’avanguardia spaccano senza alcun ritegno, presentandosi a operatori e aziende in cerca di soluzioni sempre più “green” e innovative.
La sindaca di Piacenza, Katia Tarasconi, ha orgogliosamente sottolineato: “Piacenza continua a ribadire il proprio ruolo di epicentro strategico per il sollevamento, i trasporti eccezionali e la logistica pesante. Gis Expo non è solo un evento fieristico di nicchia, ma una vera e propria fucina di sviluppo territoriale in grado di attrarre imprese, operazioni internazionali e progetti innovativi”.
Per aggiungere ulteriore pepe alla cerimonia, Tarasconi ha ricordato che questa edizione 2025 sarà l’occasione per concentrare ogni sforzo sui “grandi temi del momento”: transizione ecologica, sostenibilità energetica, ricerca e innovazione. Tradotto: non vediamo l’ora di passare dalle chiacchiere agli affari, puntando ai fatti concreti che possono rilanciare l’industria locale nel rispetto dell’ambiente.
“Sono felice di dare il benvenuto a espositori, imprese, istituzioni e visitatori che sceglieranno Piacenza per condividere visione e opportunità,” ha concluso la sindaca con la tipica enfasi da discorso politico ben oliato, “Insieme lanceremo segnali forti per il rilancio economico e ambientale della nostra città”. Ovviamente, non poteva mancare il classico invito a guardare al futuro con ottimismo, somministrato in salsa green.
Il settore attraversa una fase di evoluzione rapida, perché la richiesta di mezzi elettrici e ibridi è cresciuta senza freni, sospinta da normative europee sempre più severe in tema di emissioni e sostenibilità ambientale. Per fortuna, i costruttori principali non si stanno facendo trovare impreparati e promettono di stupire con soluzioni tecnologiche all’avanguardia, perfette per cantieri e porti che ambiscono a una conversione ecologica veloce e senza compromessi.
Il direttore di Confindustria Piacenza, Luca Groppi, ha poi offerto la sua versione di questo festival delle buone intenzioni: “È sempre un piacere parlare di fiere che crescono e fanno crescere il territorio, diventando mediatori instancabili di innovazione e sostenibilità.” Col suo tono tra il didascalico e il solenne, Groppi ha dipinto il quadro di un’area industriale fortemente competitiva dove rischia di venire data per scontata la vitalità imprenditoriale. In sostanza, eventi come il Gis Expo sono i salvatori della patria, promuovendo le eccellenze meccaniche e offrendo una piattaforma indispensabile per mettere in mostra quanto il territorio valga davvero.
Oh, che sorpresa! La nostra amatissima provincia si presenta come il faro della modernità nel panorama nazionale e internazionale. A soli due mesi dal via, il GIS 2025 si pavoneggia già come l’edizione «record»: con una superficie espositiva da capogiro di oltre 100.000 metri quadrati (sì, avete letto bene), punta a far sparire i numeri del 2023, con più di 18 mila visitatori e 432 espositori per un totale di oltre 500 brand. Insomma, numeri da futuri conquistatori del mondo delle fiere dell’edilizia pesante. Che sorpresa.
Giuseppe Cavalli, il gran capo di Piacenza Expo, ha voluto regalarci una pepatissima dichiarazione che non si può certo ignorare: ringraziamenti tutti per il socio di maggioranza che continua a intascare i soldi senza batter ciglio, e per la sindaca Tarasconi, che, con grande supporto, riesce a gestire l’ennesimo grande casino. «Questa decima edizione» – dice – «rafforza un rapporto “virtuoso” con Mediapoint & Exhibitions, un matrimonio di convenienza con Fabio Potestà che ha dato vita a un ecosistema fieristico integrato, pieno di eventi di altissimo spessore, tutti in casa nostra. Una partnership strategica, ovviamente, che coinvolge anche l’indotto locale, dai servizi alle maestranze». Quando sentirai parlare così di strategie e virtù, sappi che c’è sempre qualche mano sporca di interesse personale da qualche parte.
Un ringraziamento speciale è sprecato anche all’amministrazione comunale, per la sua «lungimiranza» nel gestire l’ingombrante ed elaborato impatto organizzativo di questo evento gigantesco. Chissà se questa “centralità” di Piacenza a livello nazionale e europeo sarà solo un ricordo o una vera realtà, ma intanto tengono duro.
Il confronto tutto politico-tecnico
Il GIS Expo non è solo una fiera con didascalie gigantesche e tanta polvere da sgombrare: è anche il prezioso momento in cui – tra un convegno e l’altro – le istituzioni e gli stakeholder (leggasi: chi ha qualcosa da dire o da guadagnare) si incontrano per parlare delle «questioni principali». Ovviamente, convegni, workshop, dibattiti e pance piene di parole su come rendere il mondo dell’edilizia pesante ancora più digitale e… automa-tizzato (perché noi siamo sempre sull’onda della modernità). Vi immaginate? Robot e Internet delle Cose rivoluzionano la gestione delle flotte e la sicurezza in cantiere. E mentre si parla di futuro, non manca nemmeno il solito grido d’allarme sul reperimento e la formazione dei nuovi operatori specializzati, perché – sorpresa delle sorprese – mancano professionisti, e le associazioni di categoria si danno da fare per progettare corsi e collaborazioni con gli istituti tecnici.
Infine, tra grandi investimenti e opere infrastrutturali porto-logistiche, l’Italia si prepara alla rivoluzione dell’intermodalità, quel meccanismo miracoloso che promette di cambiare la movimentazione delle merci nel Belpaese (tanto atteso, tanto sognato, tanto faticato).
Fabio Potestà, la mente brillante dietro Mediapoint & Exhibitions, ci confida la sua emozione da capogiro nel celebrare la decima edizione del GIS: «Il record di partecipanti e la superficie espositiva più vasta di sempre», dice, «dimostrano la fiducia che, a furia di credere nel nostro evento, aziende e associazioni ci accordano. Un grazie particolare, quasi da standing ovation, a oltre 50 associazioni, istituzioni ed enti che, con il loro patrocinio, ci hanno regalato ulteriore splendore e serietà.» Sentirete che festa.
Gianenrico Griffini, giornalista di «Allestimenti e Trasporti», è pronto a ricordarci l’ovvio: le gru di grande portata, specie quelle sopra le tre tonnellate e mezzo, richiedono una logistica complessissima e operatori super specializzati. Operazioni che favoriscono i soliti cervelloni del settore, con montagne di investimenti e know-how da bastare per sfamare un esercito.
Non poteva mancare la ciliegina sulla torta, offerta da Alberto Finotto, responsabile editoriale di Sollevare, che ha voluto dire la sua senza mezzi termini, perché cabarettisticamente parlando, ce ne è sempre bisogno per risollevare la festa.
Il GIS è nato nel mitico 2009 grazie all’epico gesto imprenditoriale di Fabio Potestà, un vero visionario capace di prevedere le trasformazioni di un settore che, eh sì, si stava evolvendo. Che scelta geniale! Quel lampo di lucida follia ha dato vita a una nuova cultura industriale, poi pomposamente premiata da una partecipazione in crescendo, come se fossero tutti pazzi a non partecipare.
Mediapoint ha avuto la brillante idea di trasformare questa fiera in una specie di infrastruttura condivisa – perché un evento non può essere solo un evento, no? – dove espositori, operatori, e tutto l’universo degli stakeholder generano “valore” e “prospettive comuni”. Che termini meravigliosi per descrivere una convention con qualche stand e qualche chiacchiera di rito.
Il GIS, oggi, non è più un statico appuntamento, ma un vero osservatorio dinamico. Certo, un osservatorio che si abbronza al sole dell’efficienza, della sostenibilità e ovviamente dell’innovazione, perché non ci facciamo mancare nulla.
E naturalmente, quest’ultima decima edizione di Gis Expo si fregia del patrocinio delle istituzioni più importanti – sia italiane che straniere, così per dimostrare che siamo davvero internazionali – con il solito cocktail ministeriale: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero della Difesa, la Regione Emilia-Romagna e il prezioso Comune di Piacenza, perché nulla dice innovazione come un patronato a tavolino.
E come ogni anno, non possono mancare i premi da consegnare con la serietà di chi assegna l’Oscar dell’industria:
• ITALA – Italian Terminal And Logistic Awards: per applaudire con tutto il cuore gli operatori italiani del terminalismo portuale, intermodale e della logistica, perché non è mica da tutti saper gestire container e spostare merci, e ancor meno saperlo fare bene.
• ITALPLATFORM: i riconoscimenti per chi costruisce piattaforme aeree e per le imprese che le usano, perché alzare persone o materiali in aria è roba per pochi eletti e va valorizzato con la cerimonia della domenica.
• ILTA – Italian Lifting & Transportation Awards: il gran premio per chi maneggia gru e trasporti speciali, un mondo dove ogni mezzo solleva responsabilità e professionalità degne di un film d’azione.
E non finisce qui! Venerdì 26 settembre torna il momento clou del networking d’élite con “Gis by Night”, un evento serale che offre agli espositori e ai clienti una preziosa opportunità di socializzare in un’atmosfera così conviviale da far invidia a qualsiasi festa esclusiva – ovviamente arricchita da delizie eno-gastronomiche scelte ad arte, perché mica si fa tutto senza un buon bicchiere di vino e qualcosa sotto i denti.
L’annuncio del decennale? Neanche a dirlo, è la new entry più roboante: Potestà ha dichiarato di lanciare la neonata Agv Conference, una conferenza made in Italy interamente dedicata ai sistemi a guida automatica e all’automazione logistica – roba da fantascienza, ma fatta qui da noi, venerdì 26, dalle 15 alle 17, nella sala B del padiglione 6 del Piacenza Expo.
Si parlerà di temi cruciali per il futuro della logistica e della movimentazione automatizzata, offrendo un confronto ad altissimo livello su tecnologie e sviluppi. Tutto molto solenne, tanto da meritare persino la presentazione di una bambina: la nuova Agv Expo, che debutterà sempre a Piacenza dal 22 al 24 ottobre 2026, in combo con la seconda edizione del T3 Truck Tyre Trailer – Giornate Italiane dell’Allestitore.
Ovviamente lo scopo è chiaro: continuare a pedalare sull’innovazione e sulla crescita di un comparto che, per chi non l’avesse capito, è sempre più strategico per l’economia italiana ed europea. Perché niente dice progresso come un grande evento con dieci anni di buoni propositi e ancora qualche fiera da gestire.