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Quando le macchine utensili decidono di cambiare le regole del gioco del mercato senza chiedere il permesso

Quando le macchine utensili decidono di cambiare le regole del gioco del mercato senza chiedere il permesso

L’accordo tra Unione Europea e Stati Uniti sulle nuove tariffe è considerato “accettabile, anche se non eccezionale”, secondo Riccardo Rosa, presidente dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. Insomma, si poteva fare di meglio, ma poteva anche essere molto peggio. Del resto, meglio un compromesso che uno tsunami di dazi. Ora si aspetta di vedere i dettagli, perché finora si naviga a vista.

La preoccupazione rimane alta, e non è un mistero: il mercato statunitense è il primo sbocco per la nostra industria con 600 milioni di euro di macchinari venduti previsti nel 2024, equivalenti al 16% dell’export totale del settore. Non proprio noccioline, insomma.

Riccardo Rosa spera che le macchine utensili per lavorazioni metalliche, di cui gli USA dipendono fortemente perché incapaci di produrle localmente con i livelli tecnologici richiesti, possano essere escluse dai nuovi dazi. Altrimenti, come lascia intendere, si presenterà un bel grattacapo per i costruttori italiani, apprezzati negli States per la precisione tecnologica e la personalizzazione dei loro prodotti.

In caso contrario, il temuto 15% di dazio entrerà in gioco, ma non temete: il settore già si prepara a rimboccarsi le maniche per venire incontro a una domanda che spazia dall’aeronautica alla difesa, fino alla meccanica varia. Un settore, insomma, che non ha proprio intenzione di arrendersi davanti a qualche muro doganale.

L’incontro previsto con il ministro Antonio Tajani, che punta a spingere l’export italiano fino a 700 miliardi entro la fine della legislatura, viene percepito come un segnale positivo. Un’occasione per ascoltare le imprese, tenere alta l’attenzione e – perché no – cercare vie alternative per limitare i danni di questa nuova ondata tariffaria che rischia di far saltare qualche equilibrio commerciale.

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