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Addio a 61 anni alla comandante del biscotto Alessandra Balocco: il dolce impero piange la sua guida

Addio a 61 anni alla comandante del biscotto Alessandra Balocco: il dolce impero piange la sua guida
Titolo riscritto: Alessandra Balocco, una vita dedicata all’azienda di famiglia e al Piemonte: il mondo dell’imprenditoria piange la sua scomparsa

Il mondo imprenditoriale cuneese è stato colpito da un’altra tremenda perdita. La presidente e amministratore delegato del celebre gruppo alimentare Balocco, Alessandra Balocco, è venuta a mancare a soli 61 anni, stroncata da una malattia che si è portata via una figura che ha segnato profondamente la sua azienda e il territorio.

Da sempre parte integrante della terza generazione della famiglia, Alessandra Balocco aveva iniziato a lavorare nell’impresa di famiglia nel lontano 1990. Una storia lunga e consolidata, iniziata nel 1927, che ha visto la sua leadership diventare imprescindibile soprattutto dopo la prematura scomparsa del fratello, Alberto Balocco, nel 2022.

Il sindaco di Fossano, Dario Tallone, ha dato l’annuncio con la consueta dose di retorica social: esprimendo il suo “dolore” e la “profonda stima” per una donna che, sottolinea, ha saputo contribuire “intelligentemente” allo sviluppo economico e sociale della città e della sua provincia. Naturalmente, il lutto cittadino è stato già proclamato per il giorno dei funerali.

Ricordiamo che meno di tre anni fa, un fulmine si era accanito in alta Val di Susa, togliendo la vita al fratello di Alessandra, Alberto Balocco, allora amministratore delegato. Una tragedia che senza dubbio richiedeva una risposta all’altezza, e così è stato: Alessandra ha raccolto le redini di un impero nato quasi un secolo fa, portandolo avanti con quella dedizione che le viene riconosciuta in ogni comunicato ufficiale.

I funerali saranno una questione privata, lontana dai clamori mediatici, come annunciato dalla stessa società. Il consiglio di amministrazione – composto dagli immancabili nomi di famiglia che gravitano attorno alla holding, da Ruggero Costamagna a Marco Costamagna, passando per Diletta Balocco, Assunta Pinto e Gianfranco Bessone – promette fedeltà alla linea tracciata da Alessandra, quella “visionaria” linea guida che ha portato l’azienda a diventare un gigante non solo in Italia, ma anche all’estero.

Non si lesina lo spazio alla solita litania di elogi istituzionali, che definiscono Alessandra una “figura di riferimento” con “determinazione e competenza”. Chiunque abbia avuto la fortuna di incrociare la sua strada, legge un comunicato aziendale, può testimoniare la dedizione totale con cui ha portato avanti l’azienda di famiglia.

Infine, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, interviene con la solita piaggeria istituzionale, a sottolineare la “tristissima” perdita di una donna che ha saputo incarnare la “tradizione delle grandi famiglie imprenditoriali” del territorio, quelle stesse che, si suppone, bilanciano crescita economica, visione e attenzione verso la comunità. Le condoglianze sono, ovviamente, ufficiali e scontate, come da copione.

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