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Costa Vesuviana in tilt e Cuciniello ci vende la solita opera miracolosa strategica

Un altro passo verso l’epico risanamento della costa vesuviana: il collettore di Torre del Greco entra finalmente nella fase operativa.
L’amministratore delegato di Gori, Vittorio Cuciniello, non nasconde l’entusiasmo mentre annuncia l’avvio delle operazioni di posa delle condotte nel progetto “Energie per il Sarno”. Dopo anni di lavori tanto complessi quanto lunghi, che hanno visto il completamento di opere a terra, l’avvio dei pretrattamenti presso l’impianto di San Giuseppe alle Paludi e la messa in esercizio sperimentale dell’impianto di Villa Inglese, la prospettiva di vedere Torre del Greco finalmente collegata al sistema di depurazione si fa sempre più concreta, con la conclusione prevista entro la fine del 2025.
Naturalmente, qui non si parla di un semplice tubo buttato in mare. Cuciniello snocciola con aria da esperto un intervento “tecnologicamente e idraulicamente avanzato” che ha richiesto opere sia terrestri che marine. La chicca? Il trascinamento in galleggiamento di due condotte sottomarine fino al largo della costa di Torre del Greco, che poi sono state calate e ancorate, manco fossero opere d’arte subacquee. Cinque chilometri e più di condotte posate con la tecnologia “no-dig”, il metodo senza scavi invasivi che sembra la nuova frontiera per attraversare zone urbanizzate, ferrovie e geologie complicate. Tanto, ovviamente tutto a norma di sicurezza e, perbacco, nel massimo rispetto dell’ambiente.
Il progetto è di quelli che fanno girare la testa agli ingegneri, prevedendo anche la trasformazione degli esistenti depuratori di San Giuseppe alle Paludi e Villa Inglese in moderni impianti di pretrattamento e sollevamento dotati di sistemi di telecontrollo e trattamento delle acque meteoriche. Insomma, una roba all’avanguardia destinata a gestire il ciclo delle acque con precisione svizzera e soprattutto garantire un netto miglioramento della qualità dell’ambiente marino e costiero.
Vittorio Cuciniello non manca di sottolineare l’impegno a procedere “con rapidità, qualità e trasparenza” perché, si sa, aspettare è noioso e la pazienza del territorio ha i suoi limiti. Ringrazia calorosamente la Regione Campania, l’Ente idrico campano e le amministrazioni comunali, veri partner di questa operazione “costante e costruttiva” senza la quale tutto questo sarebbe rimasto buona carta stampata.
In conclusione, con tono quasi da manifesto motivazionale, Cuciniello ricorda a tutti che questo progetto dimostra come, se si lavora insieme – miracolo – si riescono a realizzare opere complesse che migliorano la vita e proteggono il mare. E qui finisce la fiaba del depuratore perfetto, mentre intanto la costa vesuviana sogna di non dover più convivere con scarichi e inefficienze.