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Sopravvivere al caldo con i climatizzatori: la guida definitiva che nessuno voleva ammettere di dover leggere

Sopravvivere al caldo con i climatizzatori: la guida definitiva che nessuno voleva ammettere di dover leggere

La diffusione dei climatizzatori è ormai un fenomeno irreversibile, con sei case su dieci dotate di questi aggeggi e oltre il 90% di uffici, negozi e capannoni refrigerati come fossero frigoriferi di livello industriale. Peccato, però, che installarli senza un minimo di cervello possa trasformarsi in un disastro economico e sanitario: bollette astronomiche, guasti a ripetizione, problemi di salute e sanzioni per chi si avventura nell’illegalità affidandosi a figli di amici o fai-da-te improvvisati.

La ricetta per evitare questa apocalisse da aria condizionata? Rivolgersi solo a imprese abilitate e certificate, munite di prese di forza da “F-gas” e iscritte al Registro nazionale. Perché installare, ricaricare o smaltire climatizzatori che contengono gas fluorurati senza le attrezzature e le certificazioni obbligatorie non è un dettaglio, è un vero e proprio reato. Ed ecco la chicca: la responsabilità non grava solo su chi esegue il lavoro, ma anche su chi lo commissiona, quindi se vi siete fidati del solito “tecnico amico” preparatevi a pagare multe non proprio ridicole oltre a godervi un impianto fuori norma, inefficiente o, peggio, pericoloso.

Ma come scegliere il modello giusto senza finire in bolletta o con un frigorifero a pieno regime in casa? Ovviamente prediligete climatizzatori con classe energetica A++ o superiore e la moderna tecnologia inverter, grazie alla quale potrete risparmiare fino al 30% sul consumo energetico. Per chi abita in case con più stanze, meglio optare per diversi impianti distribuiti, anziché un apparato unico e mastodontico che farà solo confusione nel tentativo di rinfrescare tutto.

Non sottovalutate l’arte di piazzare l’unità esterna: posizionarla in aree ombreggiate, preferibilmente a nord o nord-est, garantisce un risparmio energetico intorno al 5%. Evitate pure di coprire le bocchette con tende o mobili, e per favore, non puntate il getto d’aria fredda su divani o letti, a meno che non vogliate ammalarvi a uso e consumo di colpi d’aria.

Per sfruttare al meglio il climatizzatore senza trasformare la vostra casa in un set di un film horror sul freddo mortale, mantenete la temperatura tra i 25 e i 26 gradi, mai oltre 8-10 gradi in meno rispetto all’esterno. Chiudete porte e finestre, abbassate le tapparelle durante le ore più calde e limitate contemporaneamente l’uso di altri elettrodomestici. Così il vostro apparecchio vi ringrazierà e anche il conto della luce ci guadagnerà.

Manutenzione? Sì, grazie, ma la professionale! Pulite filtri e unità esterna almeno una volta l’anno per migliorare la qualità dell’aria e ridurre gli sprechi. Però, non fatevi venire in mente di improvvisare la sanificazione del circuito del gas refrigerante: per questa operazione richiedono tecnici abilitati per legge. Il climatizzatore non è un ventilatore da qualche euro acquistato al supermercato, è una macchina complessa e potenzialmente pericolosa se maneggiata senza le dovute competenze.

Insomma, meglio rinunciare alla tentazione di risparmiare a qualsiasi costo affidandosi a installatori improvvisati o vicini di casa dal pollice verde solo nell’aria condizionata. L’installazione abusiva, più che un affare conveniente, si rivela quasi sempre una trappola che si paga cara sotto forma di problemi, spese extra e rischi per la salute e l’ambiente. L’unica scorciatoia realmente seria? Affidarsi a professionisti certificati per avere un impianto sicuro, efficiente e in regola con la legge.

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