Ecco come diventare milionari a 80 anni: il fondatore Nardi pensa che 1500 euro in più siano un regalo da lasciare ai dipendenti

Dipendenti premiati con bonus: così l’azienda vicentina celebra 80 anni di successo con un gesto inatteso

Giampietro Nardi, fondatore della storica azienda di Chiampo che domina il mercato italiano dell’arredo giardino, ha deciso di festeggiare i suoi 80 anni in maniera tutt’altro che formale. Invece di limitarsi alle solite parole, ha fatto trovare a ciascuno degli oltre 180 dipendenti un bonus extra di 1500 euro nella busta paga di luglio. Perché, a quanto pare, la vera ricchezza di un’impresa non sono i conti in banca o i prodotti innovativi, ma proprio le persone che lavorano “ognuno per il proprio ruolo”. Che rivoluzionario.

Il ritratto di questo “capitano d’azienda” si arricchisce grazie alle parole delle sue figlie, Floriana e Anna Nardi, che da anni guidano l’azienda da oltre 83 milioni di fatturato e con il Made in Italy ben piantato in tutto il mondo. Secondo loro, la forza è nella “semplicità” e nella “generosità” di quel padre che, a sua volta, riceve in regalo un libro biografico che tenta di raccontare la storia di un vero pioniere vicentino dell’arredo outdoor. Un gesto tenero e forse un po’ prevedibile.

Se la celebrazione sulla carta è buona, la storia di gesti concreti non è nuova. Già tre anni fa, il signor Nardi aveva aumentato tutti i salari del 5% motivando che il successo derivava dall’impegno collettivo. Parole di circostanza o realtà? Difficile dirlo, ma di certo la narrazione sottolinea un leadership che ama metterci la faccia e il portafoglio.

Curiosa anche la cronistoria di questa impresa: l’azienda, appena nata, si trovò a battere cassa contro una trentina di colossi del settore. Pronostici? Sei mesi di vita, massimo. Invece, a distanza di 35 anni, la Nardi non solo è ancora qui, ma fa pure la parte del leone. “Siamo rimasti in tre aziende”, ricorda con compiacimento il fondatore, quasi come avesse vinto una gara dove gli altri erano destinati ad affondare.

Insomma, tra bonus inattesi, aumenti storici e racconti epici, questa impresa vicentina dimostra che a volte l’elemento segreto di un successo pluri-decembrale può essere una buona dose di generosità… e una narrazione calibrata con cura. Complimenti a chi crede che il capitale vero siano le persone. Magari è anche vero, chissà.