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Bper lancia il concorso numero 59 per premiare gli studenti “eccellenti” italiani: perché la meritocrazia non passa mai di moda

Bper lancia il concorso numero 59 per premiare gli studenti “eccellenti” italiani: perché la meritocrazia non passa mai di moda
Bper destina 240 borse di studio agli studenti più brillanti: un impegno che dura da quasi sessant’anni

Come ogni anno, e senza lasciare spazio a fantasiose novità, Bper rilancia il suo tradizionale concorso dedicato a premiare i giovani talenti italiani meritevoli. Il bando, giunto ormai alla 59esima edizione, mette sul piatto ben 240 borse di studio rivolte esclusivamente agli studenti delle scuole superiori che non lavorano e che appartengono a famiglie clienti del gruppo bancario. Per chi conosce la banca, evidentemente è importante mantenere il portafoglio clienti anche investendo in un’”educazione meritevole”.

La distribuzione è spalmata in modo piuttosto preciso: 160 borse per studenti tra la prima e la quarta superiore nell’anno accademico 2024/2025, e altre 80 per quei laureandi che hanno raggiunto un brillante risultato di almeno 90/100 nella Maturità. Insomma, è chiaro che qui non si premia metà classifica, ma solo chi ha seguito attentamente la lezione e magari ha evitato di sprecare troppo tempo su TikTok tra un compito e l’altro.

L’assegnazione dei fondi? Come sempre, una magia tutta alchemica decidibile dall’Istituto, che prenderà in considerazione non solo i voti, ma anche la condizione economica della famiglia, il luogo di residenza e altri brillantissimi criteri che, sicuramente, rendono la selezione equa e super trasparente.

Serena Morgagni, responsabile della Direzione Comunicazione di Bper, ci regala la frase del giorno, agitando i vessilli della cultura e meritocrazia:

“Bper da sempre sostiene e valorizza il merito di studentesse e studenti dedicati al percorso scolastico. Cultura e istruzione sono valori fondamentali per la crescita delle nuove generazioni e un elemento chiave per la definizione dei loro progetti di vita. Siamo orgogliosi di riconoscere il loro impegno, che contribuisce allo sviluppo della nostra società.”

Un messaggio volenteroso e quasi commovente se non fosse così perfettamente allineato alla consueta retorica da grande istituzione che si autoaattribuisce il merito di premiare il merito, una specie di circolo vizioso di lode e autoincensamento che pare andare avanti senza intoppi da quasi sei decenni. Nel frattempo, chi vuole partecipare, sappia che il bando completo e i requisiti sono disponibili, per chi ha voglia di leggere tutta la trafila, con scadenza il 30 novembre 2025.

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