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La Fed salva Lisa Cook almeno per ora, ma l’indipendenza sembra più una favola

Non è una sorpresa che Donald Trump sogni di conquistare la maggioranza nel consiglio direttivo della Federal Reserve e dettare legge sulle politiche monetarie, ma, per ora, qualcuno sembra voler ricordargli che non si comanda a piacimento. La governatrice Lisa Cook ha appena segnato un punto a suo favore e a tutela dell’indipendenza della banca centrale guidata da Jerome Powell. Un documento emergente sembra infatti smontare l’accusa di frode ipotecaria che le era stata mossa, proprio da quella stessa amministrazione che vorrebbe rimuoverla.
Il fatidico documento mostra che Lisa Cook aveva definito un appartamento acquistato nel giugno 2021 come “casa per le vacanze” nella stima usata per il prestito bancario. Una piccola sfumatura linguistica che, però, potrebbe mandare all’aria la narrazione dell’amministrazione Trump, la quale insisteva sulla doppia residenza presentata da Cook come principale e, dunque, accusandola di frode ipotecaria—quale crimine più grave da usare per giustificare un licenziamento “per giusta causa”.
Donald Trump, che evidentemente ha deciso di trasformare la Fed in un suo giocattolo politico, voleva rimuovere Cook per aprire la strada a una manipolazione spudorata dei tassi di interesse, in modo da favorire la sua agenda economica. Ma, sorpresa, nei documenti successivi prodotti dalla stessa governatrice, l’immobile veniva descritto come “seconda casa” o “casa per le vacanze”, smentendo così le accuse di frode. E non stiamo parlando di noiose sfumature tecniche, bensì della salvezza della sua carriera e della sopravvivenza stessa di un minimo di indipendenza della banca centrale.
L’accusa di frode o la commedia dell’assurdo
Il punto è che una mera questione di terminologia – appartamento “prima casa” o “casa per le vacanze” – potrebbe far cadere tutto l’impianto accusatorio. Nel meraviglioso show della politica americana, una piccola parola può diventare il talismano che salva una carriera o, al contrario, mette in ginocchio l’istituzione che dovrebbe invece rimanere immune a ricatti politici.
La governatrice Cook ha dichiarato che la sua “seconda casa” non è mai stata spacciata per la sua residenza principale, smentendo così la tesi del doppio uso, che secondo Trump equivarrebbe a barare sul tasso di interesse agevolato riservato alle abitazioni principali. Come si suol dire, i diavoli si nascondono nei dettagli, e questa faccenda di “prima casa” sembra un’ottima scusa per mantenere la poltrona.
Intanto, la governatrice ha reagito con una causa legale per impedire il suo licenziamento. Lo scorso martedì ha ottenuto un’ingiunzione che le permette di rimanere al suo posto – almeno per ora. Dal fronte opposto, però, l’amministrazione ha già presentato ricorso e sta spingendo con urgenza il quadro giudiziario, nella speranza di liberarsi di lei prima della riunione della Federal Reserve, durante la quale si deciderà se abbassare o meno il tasso di interesse di riferimento.
Per non farci mancare nulla, la maggioranza degli economisti prevede un taglio di un quarto di punto percentuale tasso, come se la guerra fra potere e indipendenza della Fed non fosse già abbastanza spettacolare. Nel frattempo, la lotta politica si gioca sulle definizioni immobiliari, mentre i cittadini osservano increduli questa farsa in cui un appartamento “per le vacanze” fa tremare le fondamenta economiche di un intero paese.