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A Lecce dal 29 al 31 maggio si ripete il solito spettacolo del Festival dell’Energia

La città di Lecce si prepara a sfoggiare il suo solito fascino con la XIII edizione del Festival dell’Energia. Questa manifestazione, ideata e diretta da Alessandro Beulcke e prodotta da un’entità misteriosa chiamata Qubit Italy, promette un confronto ampio, serio e sopraffino, come se le ideologie fossero un lontano ricordo. Gli eventi, aperti e gratuiti, si svolgeranno nei luoghi più pittoreschi del centro storico: dal Teatro Apollo all’Ex Convitto Palmieri, senza dimenticare il Teatro Paisiello e le Officine Cantelmo. Ah, il Castello Carlo V e i Chiostri Teatini… luoghi che emergono come la soluzione ai problemi energetici del mondo!

Il Festival può vantare un Comitato d’Onore di alto profilo, presieduto da Chicco Testa, il che solleva già dubbi su come mai mai lo avessero fatto prima. Questo comitato, composto da nomi altisonanti come Paolo Gentiloni e Franco Bernabè, è incaricato di orientare i contenuti e garantire un approccio interdisciplinare. Siamo certi che il messaggio sia chiaro: avere nomi famosi non significa avere idee valide, ma certo fa molta scena! Ma ecco il vero sogno americano: il Comitato Scientifico, presieduto da esperti come Corrado Clini, sembra promettere solennemente che ci porterà verso un futuro più luminoso. Se solo l’innovazione potesse farsi pubblicità!

La Regione Puglia, con il suo inconfondibile entusiasmo, sta sostenendo il Festival con una passione che potrebbe avidamente invidiare a un telepredicatore. Secondo Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo Economico, la manifestazione è cruciale per il futuro del Paese e la decarbonizzazione. Ah sì, perché nulla dice “avanzamento” come un buon dibattito tra esperti, giusto? Non è chiaro se il piano includa anche una finale di karaoke per il coinvolgimento del pubblico!

Adriana Poli Bortone, sindaco di Lecce, si è lanciata in una fervente celebrazione della sua città come culla dell’innovazione energetica. Insomma, un po’ come dire che l’italiano è il miglior dialetto in cui parlare di energia. Certo, è bello vedere una città così impegnata nel discutere di sicurezza energetica mentre il resto del mondo si aspetta che si passi dalle parole ai fatti. Questo festival sarà un palcoscenico ideale… di chiacchiere! Chi non ama un buon dibattito su un tema cruciale mentre sorseggia un caffè?

Alessandro Beulcke ha ribadito che il Festival è un crocevia dove scienza e informazione si intrecciano… come se fosse un’app per trovare l’anima gemella dell’energia sostenibile. Che bello immaginare un futuro dove i problemi climatici si risolvono organizzando festival! Posto che alla gente piacciono le fresche idee, sarebbe bello vederle messe in pratica, anziché whey protein per il cervello.

In tal modo, il Festival dell’Energia si propone di essere più di un semplice evento: un emblema di cultura e retorica, un vivido esempio di come si possa parlare molto e fare poco. Speriamo solo che nei tre giorni di eventi non ci siano troppe chiacchiere sul futuro dell’energia senza alcuna proposta concreta… ma hey, almeno c’è un bel programma!

Preparatevi, perché il 29 maggio al Teatro Apollo si svolgerà la presentazione della ricerca “Italia: Energia Sicura?”, realizzata da Inspiring Research in esclusiva per il Festival. Un titolo che evoca speranza, mentre i risultati sono tutt’altro che incoraggianti. Lo studio, teso a comprendere il livello d’informazione, atteggiamenti e opinioni sulle questioni energetiche, rileva che l’80% degli italiani afferma di essere sensibile alla tematica. Peccato che solo il 23,8% abbia la minima idea di cosa stia davvero succedendo. Ma chi ha bisogno di dettagli quando ci si può affidare a numeri che suonano bene?

I risultati di questa sorprendente indagine saranno discussi durante il Talk “Energia Possibile, Energia Necessaria”, a cui parteciperà niente meno che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. La ciliegina sulla torta del primo giorno di lavori sarà l’intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel panel “Un futuro d’Acciaio”, dove si discuterà dell’innovazione nell’industria siderurgica. Che dire, un argomento affascinante, soprattutto per chi trova emozionante parlare di acciaio.

Ma non finisce qui! Sarà esaminato anche il ruolo strategico del gas nel prossimo futuro, con la partecipazione del senatore e leader di Azione, Carlo Calenda, insieme ad illustri relatori che solo a sentirli viene voglia di citare la frase “A chi lo dici!”. Infine, un tocco di dolcezza e di ottimismo ci porta a riflettere sul futuro del fotovoltaico in Italia, tra decarbonizzazione, risparmi e burocrazia. Perché sì, la transizione energetica sembra una passeggiata… se solo non ci fosse di mezzo la burocrazia.

Il secondo giorno del Festival promette di essere altrettanto rivelatore, con ospiti illustri come il senatore Matteo Renzi e l’ambasciatore italiano per il corridoio Imec, Francesco M. Talò. Sarà un vero e proprio festival della oggettività, dove si discuterà di come conciliare lavoro, ambiente, produttività e sostenibilità, in vista degli obiettivi 2030. Tutti sogni d’oro, ovviamente, se solo il tempo e la politica ci assistessero.

Quando si parla di mobilità, si scopre che l’elettrico ha fatto i famosi “passi da gigante” (giusto per non dire che ci stiamo muovendo a fatica). Entro la fine del 2024, verranno installati oltre 64.000 punti di ricarica pubblici. Ma chi ha bisogno di dettagli? Passiamo a un altro tema interessante: il “fattore Cina”. Con miliardi spesi nella transizione energetica, la Cina è la protagonista indiscussa di questa rivoluzione verde. Ma che novità!

Infine, nella giornata di chiusura, si parlerà della povertà energetica. Sorprendente, vero? Nel mondo colpisce 700 milioni di persone, mentre in Italia ben 2 milioni vivono in condizioni disperate. Non resta che riflettere sul Piano Mattei e sulle opportunità aperte per il futuro. Una parola che risuona, anche se speriamo non solo un’eco nel vuoto.

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