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Alilauro cambia il gioco: Musolino prende il timone e Amato si piazza in Cda, chi ha lasciato davvero perde il sonno

Un cambio al vertice che profuma di ambizione e lunga esperienza nel mondo marittimo: Pino Musolino prende il timone come nuovo amministratore delegato di Alilauro, la compagnia leader del Gruppo Lauro specializzata nei collegamenti marittimi. Un uomo non nuovo a ruoli di prestigio, con alle spalle la presidenza di due importanti Autorità di Sistema Portuale, quella del Mare Adriatico Settentrionale e quella del Mar Tirreno Centro Settentrionale, oltre a guidare dal febbraio 2023 la MEDPorts, associazione che raccoglie i porti del Mediterraneo europeo, nordafricano e mediorientale.
Nato a Venezia, con una formazione giuridica presso l’Università di Bologna, affiancata da un master in International Commercial and Maritime Law in Regno Unito, ha accumulato oltre vent’anni di esperienza internazionale, passando per città come Anversa e Singapore. Dal mondo della consulenza privata alle attività interne per compagnie di navigazione, Musolino incarna quel mix di competenza tecnica e visione globale che forse mancava qui da noi nel settore shipping. Ultimamente si dedica anche all’insegnamento della Sustainable Economics all’Università della Tuscia, un dettaglio che suona quasi come un segno dei tempi, dati i cambiamenti climatici e sociali del settore.
Musolino arriva in una fase delicata, subentrando ad Eliseo Cuccaro, che lascia dopo un anno da AD e si porta via ringraziamenti formali, anche se il dettaglio dei “risultati importanti” a cui si fa riferimento è lasciato alla fantasia dei più curiosi. Tutti nel consiglio di amministrazione e tra i dipendenti gli riconoscono professionalità e dedizione, segno che i risultati sono stati almeno degni di nota, anche se misteriosi.
In parallelo all’arrivo di Musolino, fa il suo ingresso nel consiglio di amministrazione Antonio Amato, quarantenne presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Unione Industriali Napoli, un imprenditore d’esperienza che si districa tra commercio, sviluppo software e nautica con curriculum e laurea in economia aziendale e bancaria. Insomma, il quadro è di una squadra che punta a coniugare innovazione, giovani leve e competenze economiche solide.
La presidenza rimane nelle mani di Wladimiro De Nunzio, magistrato, a conferma di un controllo attento e forse un po’ severo su una compagnia che naviga acque spesso agitate.
Salvatore Lauro, presidente del gruppo, ha commentato l’avvicendamento con la consueta formalità di circostanza, ringraziando Cuccaro per “l’egregio lavoro” e guardando al futuro con un pizzico di ottimismo, sottolineando il valore dei nuovi ingressi “giovani e competenti”. Da qui, non resta che vedere se la nuova squadra riuscirà a governare la nave in un mercato sempre più competitivo e complesso, o se rimarrà solo un cambio di facciata.