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Apple si inventa la penna magica perché la vera matita era troppo originale

Una minuscola impresa veneta sfida il colosso di Cupertino per una matita. No, non è la sceneggiatura di un nuovo telefilm su Netflix, ma il grottesco copione di una vera battaglia legale. Il 17 luglio si riapriranno le danze in Appello, dove la Alisea di Vicenza tenterà di nuovo di far valere le proprie pretese contro Apple, ritenuta responsabile – a loro dire – di aver copiato il design della loro matita “Perpetua”.
L’arte del riciclo incontra (e poi smaschera) il design
Fondata da Susanna Martucci nel lontano 1994 (quando Apple ancora faceva iPod, mica matite high-tech), Alisea trasforma spazzatura in design – il tutto condito con quel tocco tutto Made in Italy che fa tanto “abbiamo voglia di innovare” ma con rispetto per il pianeta. Nel 2014 lanciano “Perpetua”, una matita realizzata in Zantech, un materiale riciclato fatto dalla polvere di grafite che, misteriosamente, non solo scrive ma interagisce pure con touchscreen… e forse, chissà, con le forze segrete dell’universo.
Il genio del “lato piatto” diventa un caso da tribunale
La trovata che ha scatenato il pandemonio? Una matita con un singolare lato piatto. Roba da far impallidire chiunque a tavola da disegno. Semplice? Forse. Ma abbastanza “riconoscibile” da meritarsi premi, elogi e – dulcis in fundo – una causa legale contro quella famosa Apple Pencil 2. Sì, proprio quella matita bianca, minimalista, magnetica che si attacca all’iPad e, come per magia, ha anch’essa un lato piatto. Coincidenze? Secondo la perizia tecnica degli Alisea, neanche per sogno. Il giudice di primo grado, invece, ha risposto con un eloquente “mah”.
Davide armato di matita contro Golia del brevetto
Dopo un primo atto da applausi per Apple (e sonoro fischio per Alisea), la piccola impresa vicentina non si perde d’animo. Si riparte col secondo grado, forte di un ideale enorme quanto la sua modestia imprenditoriale. Non solo per difendere una matita, ma per proteggere il sacro Made in Italy dalla tirannia della Silicon Valley. Tutto questo condito da un tocco di “battaglia culturale” e un’ottimistica dose di coraggio, perché, diciamolo, prendersela con Apple è un po’ come sfidare un campione mondiale di scacchi giocando a dama cinese.
Matita (quasi) santa: confezionata da volontari, benedetta dal Giubileo
Nel frattempo, la tanto discussa Perpetua si guadagna una confezione d’eccezione: realizzata da volontari della cooperativa Agape-Fraglia. Perché, se proprio dobbiamo prendersela con qualcuno, meglio che sia qualcuno dal cuore grande e solidale. E per aumentare il pathos, la matita è pure diventata la matita ufficiale del Giubileo 2025. Insomma, se c’è una cosa su cui Apple dovrebbe riflettere è che la semplicità non è sempre una questione di brevetti, ma a volte di santi e volontari.