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Auto elettriche: la ricetta magica per un’avventura nel mondo dello stoccaggio?

Se il futuro è rappresentato da trasporti eco-sostenibili, allora tutti dovremmo iniziare a familiarizzare con i sogni di Francesca Gostinelli, la Direttrice di Enel X Global Retail. In occasione della rivelazione del progetto Pioneer, realizzato da Aeroporti di Roma ed Enel, ha dichiarato che il nuovo impianto è in grado di “dialogare” con il consumo dell’aeroporto e con il neonato progetto fotovoltaico. Che bel modo di dire “abbiamo trovato un modo per spendere storicamente eclatanti somme di denaro!”

Francesca Gostinelli ha promesso montagne di innovazioni: “un’eccellenza scalabile”, dice, mentre noi ci chiediamo se nel vocabolario della sostenibilità “scalabile” e “futuro” siano sinonimi di “ma chi ci crede realmente?” Certamente, la mobilità elettrica è l’oracolo che tutti attendiamo. E l’integrazione di sistema? Ah, il sogno di ogni ingegnere, mentre si gobba sotto il peso delle promesse fatte.

Nella sua visione, ci sono tre tipi di batterie, riciclate da auto incidentate e quelle che hanno “completato il loro ciclo di vita”. Perfetto! Quindi abbiamo capito: più auto elettriche si venderanno, più ci sarà spazio per i sistemi flessibili. Dopotutto, non è mai troppo tardi per ricollocare la spazzatura sotto il vestito della sostenibilità. Se solo avessimo una batteria per immagazzinare tutte le speranze e i sogni che questo progetto promette!

Anche se, naturalmente, la crescita della mobilità elettrica è riservata a un futuro che è sempre “prossimo”, un modo piacevole per dire “ah, ma non oggi”. Qualcuno ha già comprato un biglietto per questo tramonto? Siamo lasciati a sperare in una tecnologia che sembra avanzare come un bradipo in ferie, solo per sentire che “è in crescita”. Ma non è fantastico pensare che, mentre aspettiamo, abbiamo delle batterie da tenere occupate?

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