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Banca Profilo e la nobile arte di ignorare la sostenibilità: quando anche l’“E” è troppo generosa

Il mondo della finanza non possa essere più distante dalla realtà, arriva Banca Profilo a ricordarci che sì, si può sempre scendere un gradino più in basso. Standard Ethics, non certo famosa per la mano pesante, ha appena rivisto al ribasso il rating ESG della banca, passando da un già mediocre “E+” a un più onesto “E”. Un voto che grida una sola cosa: fallimento.
Strategia ESG? No grazie, siamo troppo occupati a guardare altrove
La revisione, manco a dirlo, nasce da un abisso tra le chiacchiere e i fatti. Mentre le linee guida di ONU, OCSE e UEspingono verso una sostenibilità concreta, Banca Profilo risponde con silenzio, assenza di obiettivi e una rendicontazione ESG che sembra uscita da una recita scolastica. Nessuna struttura, zero trasparenza, e soprattutto: niente visione a lungo termine.
L’illusione di essere “una banca seria”
Banca Profilo ama definirsi un attore solido nel panorama finanziario italiano. Peccato che oggi, in un contesto dove sostenibilità, etica, e responsabilità sociale sono diventati criteri imprescindibili, la banca riesca nell’impresa opposta: ignorare tutto ciò che conta. Il suo posizionamento? Sempre più simile a un fantasma del passato, aggrappato a vecchie logiche e incapace di guardare avanti.
Le nuove sfide? Forse è ora di iniziare dalla base: capire cos’è l’ESG
Per rialzarsi, servirebbe un cambiamento vero. Ma davvero qualcuno crede che basterà un paio di PDF colorati per riconquistare la fiducia persa? Qui manca una cultura della sostenibilità, non solo una tabella Excel. L’agenzia è stata chiara: assenza di sistemi di rendicontazione standardizzati, politiche volontarie ridicole, e un approccio che definire disallineato è un eufemismo.
Racconti dal sottobosco della sostenibilità
Nel frattempo, ci sono le imprese che cercano credito green e ricevono in cambio solo documentazione confusa, promesse vaghe e sportelli chiusi. C’è chi, tra i clienti, ha provato a chiedere come la banca stesse affrontando il cambiamento climatico e si è sentito rispondere: “Parli con il nostro ufficio marketing”. Davvero edificante.
Promesse, illusioni e altre favole da bilancio
La banca, ovviamente, parlerà di “intenzione di miglioramento”, di “allineamento futuro”, magari persino di “transizione strategica”. Ma finché queste belle parole non si tradurranno in azioni concrete, rimarranno solo fumo negli occhi. E il rating “E” sarà ancora troppo generoso.
Se proprio vogliamo illuderci: cosa si potrebbe fare (in un mondo ideale)
Se per caso, in un futuro distopico dove la competenza fa capolino, qualcuno in Banca Profilo decidesse di svegliarsi, potrebbe iniziare da qui:
- Creare un vero piano ESG, con obiettivi misurabili e verificabili.
- Implementare sistemi di reporting chiari, in linea con gli standard internazionali.
- Assumere almeno una persona che sappia cosa vuol dire “governance”.
- E magari, solo magari, smetterla di vendere fumo nei comunicati stampa.
Ma siamo onesti: chi ci crede più?