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Bonus agli agricoltori: finalmente si parte con le domande, ecco come non perderci dentro le solite scartoffie

È iniziato il conto alla rovescia per i giovani imprenditori agricoli: da oggi possono richiedere l’incentivo fiscale dedicato a chi ha messo le mani sulla terra a partire dal 2021.
Se hai meno di 41 anni e hai deciso che l’agricoltura è il tuo futuro – e soprattutto hai iniziato dopo il primo gennaio 2021 – puoi tranquillamente bussare alla porta dell’Agenzia delle Entrate dal 25 agosto fino al 24 settembre per presentare la domanda del cosiddetto bonus giovani agricoltori.
Per essere più precisi, questo contributo non è per tutti: si rivolge esclusivamente a chi opera in campi identificati dal codice ATECO 2025 che comincia con 01. In pratica, chi lavora davvero nella terra e non in altro.
Il meccanismo è semplice, forse troppo: il “bonus” si traduce in un credito d’imposta, ottenibile tramite il modello F24, che copre l’80% delle spese sostenute fino a un massimo di 2.500 euro. Ma attenzione, non stiamo parlando di spese generiche, bensì di quelle spese collegate a corsi, seminari, conferenze e coaching che abbiano a che fare con la gestione dell’azienda agricola.
Un gesto di generosità che comprende anche le spese di viaggio e soggiorno, ma solo fino al 50% delle spese ammesse. Non si può mica sventolare la carta ovunque e pretendere il rimborso completo. E, ovviamente, tutto deve essere corredato da documenti rigorosi e pagato tramite conti correnti tracciabili intestati al beneficiario, perché al giorno d’oggi tutto deve essere trasparente, specialmente quando si parla di finanziamenti pubblici.
Ah, e non dimentichiamo il tocco fiscale: l’IVA è rimborsabile solo se per chi la paga rappresenta davvero un costo effettivo e non recuperabile. Insomma, niente sprechi di denaro pubblico con escamotage fantasiosi.
Per concludere la filastrocca burocratica, la domanda deve essere inviata esclusivamente in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate. Il beneficiario può fare tutto da solo o farsi aiutare da un intermediario abilitato, ma la trasmissione va fatta obbligatoriamente attraverso il software ‘GESTIONE AZIENDA AGRICOLA’. Una piccola soddisfazione per chi ama i click e i moduli digitali.