Notizie
Bonus condizionatori 2025: chi lo prende davvero e come ti faranno sudare meno (forse)

Bonus condizionatori, confermato lo sconto fiscale anche nel 2025 ma con qualche sorpresa: ecco cosa cambia davvero.
Come al solito, la faccenda non è così semplice come sembri e dipende da una girandola di fattori degna di una soap opera: tipo di spesa, destinazione dell’immobile e, ovviamente, se si tratta della vostra casa principale o di quella che usate solo il weekend. Se pensavate che bastasse comprare un condizionatore per fruire di uno sconto fiscale, beh, vi sbagliate di grosso.
Non esiste un bonus ad hoc per i condizionatori, ci mancherebbe. Questi infatti rientrano nelle detrazioni fiscali già in vigore per ristrutturazioni e interventi di riqualificazione energetica, quelle stesse che negli ultimi anni sono state un vero e proprio labirinto di regole e cambiamenti.
Ed è proprio il 2025 a segnare una piccola rivoluzione (o quasi). La Legge di Bilancio ha deciso di mettere in pista un doppio binario, separando i lavori sulle abitazioni principali da quelli su seconde case o altri immobili. Se avete intenzione di installare un condizionatore nella vostra dimora abituale, potete ancora godere delle percentuali più generose. Se invece l’obiettivo è una seconda casa, o magari un appartamento da affittare, allora preparatevi a un brusco calo dello sconto IRPEF, che scende al 36%.
Un’unica eccezione? Il cosiddetto bonus mobili, che mantiene una detrazione unica al 50% per i condizionatori. Insomma, non tutto è perduto, ma non aspettatevi miracoli.
Ecobonus, la doccia fredda del 50%
Il cuore dell’agevolazione resta l’ecobonus, che però nel 2025 perde qualche punto percentuale: si passa dal 65% al 50% del rimborso sulle spese sostenute. E, ovviamente, se lavorate su una seconda casa, la percentuale si riduce ulteriormente a quel simpatico 36% di cui sopra.
La finanza pubblica, si sa, ama premiarci… a modo suo. Il tetto massimo per il rimborso è fissato a 30.000 euro, ma attenzione: il bonus copre solo la sostituzione di vecchi condizionatori con pompe di calore ad alta efficienza. Se invece avete deciso di installare un apparecchio nuovo fiammante dove prima non c’era nulla, beh, qui siete fuori gioco.
Non basta però comprare un qualsiasi condizionatore a pompa di calore e tirare un sospiro di sollievo. L’impianto deve rispettare requisiti tecnici rigorosissimi — niente di meno che un coefficiente di prestazione (COP/GUE) e un indice di efficienza energetica estiva (EER) che raggiungano o superino certi valori minimi stabiliti da leggi che, diciamolo, pochi lettori ricordano a memoria. Quel che conta davvero è farsi dare mille conferme dal venditore, o rischiate di ritrovarvi con un bell’apparecchio che non vi fa neppure scontare un euro.
Il bonus ristrutturazione non è da meno
Se la precisione tecnica non fa per voi, c’è sempre l’alternativa — meno rigida ma non meno complicata — del bonus ristrutturazioni. Qui i requisiti tecnici per i condizionatori si allentano un po’, ma non sperate che sia la passeggiata nel parco che pensate. Le regole sono meno stringenti, ma comunque ci vuole sempre un occhio di riguardo nel selezionare l’apparecchio giusto e rispettare la normativa.