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Borse europee in rosso: il D-Day dei dazi Usa e il risiko bancario a Milano

Borse europee in rosso: il D-Day dei dazi Usa e il risiko bancario a Milano

Lo spread tra il BTp e il Bund tedesco sembra danzare su una finta linea di risalita, fissandosi a 111 punti base. Siamo felici? No, è solo un incremento di 1 centesimo rispetto ai gloriosi 110 punti di ieri. Il rendimento del BTp decennale benchmark resta stabile al 3,79%, un risultato da applausi considerando che non si muove di un millimetro rispetto alla chiusura precedente. Una vera e propria impresa!

Un euro in declino, e chi se ne frega?

L’euro continua la sua marcia verso il basso, ora a 1,0780 dollari – non che qualcuno abbia voglia di piangere. E se pensate che sia una catastrofe, considerate che almeno vale 161,80 yen. Da 161,44, ovviamente, un piccolo miglioramento che non giustifica alcun festeggiamento. Ma ecco la chicca: il petrolio è in crisi, il Wti a 71,14 dollari al barile e il Brent a 74,4 dollari. Chi l’avrebbe mai detto che il “golden black” potesse diventare “golden weak”?

Il miraggio dell’oro, sempre più alto ma sempre più lontano

Ah, l’oro! Rimane sui suoi massimi a 3.117 dollari l’oncia, quasi come se volesse prenderci in giro dopo il record toccato ieri a 3.150 dollari. Si destabilizzano i mercati, e mentre tutti sono in preda al panico, l’oro fa capolino come se fosse il riscatto di tutti i mali finanziari. Cosa ci aspettiamo da questo circo? Stabilità? Ironia della sorte, che non sembra far parte del dizionario economico.

Tokyo: Tra videogiochi e promesse infrante

Ma non possiamo dimenticare la Borsa di Tokyo, che si permette di chiudere in rialzo dopo una sequela di giorni di cali, come se il mondo potesse continuare a battere le mani ai colpi di astuzia dell’ex-presidente americano Donald Trump e ai suoi dazi fantastici. L’Indice Nikkei ha guadagnato lo 0,3% a 35.725,87 punti, il che è come dire che non tutto è perduto. Giocatori come IHI e Konami si sono distinti, ma chi se ne preoccupa, quando l’Indice Topix è in calo dello 0,4%? Che dire, contraddizioni e meraviglie della finanza, un bello spettacolo in fondo.

La realtà è che mentre il mondo dei mercati si muove secondo logiche incomprensibili, noi restiamo a guardare. Possibile che nessuno riesca a dare una scossa a questa realtà sempre più labirintica? Forse dovremmo chiedere a chi ha finalmente capito che, i dati nei bilanci, non raccontano tutto. Un’idea a caso: perché non rivedere il sistema, invece di fingere che tutto vada bene? Sarebbe troppo facile, giusto? Fatto sta che nel complesso di questa commedia, le soluzioni sembrano sempre più lontane e il meritato riposo da questo caos sembra un sogno.

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