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Bovisa: il tempo finalmente si svela mentre Ferrovienord mostra il suo tesoro nascosto

Il 6 giugno, dalle ore 18 alle 22, Ferrovienord si lancia nell’eterna celebrazione della storia, aprendo gratuitamente al pubblico l’archivio storico di Bovisa, situato nell’onnipresente stazione di Milano. Perché, dopo tutto, chi non desidera passare una serata a contemplare documenti e immagini di un’epoca ormai superata?

Questa fantastica iniziativa è parte di ‘La Notte degli Archivi’, un evento nazionale, perché evidentemente non basta avere una vita, ci vogliono anche serate dedicate a osservare il passato di una ferrovia! Come se non avessimo già abbastanza storie da raccontare nella vita quotidiana. Ma non temete, c’è anche il Festival Archivissima, che promette di arricchire l’esperienza con una dose extra di nostalgia per chi ama perder tempo nel passato.

Fin dalla sua nascita, la stazione di Milano Bovisa non è stata solo un luogo di transito. No, è un “crocevia di vite, innovazioni e trasformazioni urbane”, secondo la descrizione di Ferrovienord. Già, perché ogni volta che saliamo su un treno, ci sentiamo pervasi dall’emozione di rivivere il passato glorioso della mobilità.

L’Archivio di Bovisa, questo custode di memorie, partecipa per la prima volta a ‘La Notte degli Archivi’ con una proposta di “storia e contemporaneità”. Un’idea brillante, d’altra parte! Vi si invita a seguire una timeline che va dal 1877 fino al XXI secolo, come se non ci fosse di meglio da fare. Un viaggio che scivola tra tappe fondamentali nello sviluppo di Ferrovie Nord Milano. E chissà, forse ci si potrebbe anche perdere a contemplare materiali d’archivio! Perché, evidentemente, il futuro della mobilità si costruisce tornando indietro nel tempo.

Una selezione di materiali originali – come documenti e oggetti – mostrerà nulla di meno che come, in epoche diverse, l’umanità ha immaginato il suo futuro. Energetico, vero? Non si può dire che il concetto di mobilità non sia cambiato mai. Peccato che qualcuno si dimentichi di aggiornare le infrastrutture per rispondere a queste visioni!

E per visitare questo fantastico archivio di Bovisa? Ovviamente, ci si deve iscrivere online, perché una buona dose di burocrazia è sempre necessaria. Dopo aver superato innumerevoli tornelli e mostrando al personale di Trenord la conferma di registrazione (perché non si sa mai che qualcuno possa pensare di entrare senza un permesso!), si dovrà seguire la segnaletica che trionfa nell’atrio della stazione. Un vero e proprio labirinto dell’istoria ferroviaria!

Questa iniziativa è parte delle splendide attività di valorizzazione del patrimonio storico delle ferrovie, un investimento della Regione Lombardia che incarna perfettamente l’assurdità di spendere per qualcosa di già esistente. Perché, dopotutto, il passato è la nuova moda, e cosa c’è di meglio che rispolverarlo con un evento pubblico?

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