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Concordato preventivo biennale: il fisco si calma e ci dà più tempo per finire il disastro!

Concordato preventivo biennale: il fisco si calma e ci dà più tempo per finire il disastro!

Ah, che bellezza vedere che il Fisco finalmente si è deciso a non pestare i piedi ai contribuenti più affidabili! Non abbiamo mai pensato che il governo, in tutta la sua grandezza, potesse prendere decisioni così lungimiranti. Ma eccoci qui, tra paletti e coperchi, con delle novità sul *concordato preventivo biennale* che sarebbero degne di un galà: il Consiglio dei Ministri ieri ha partorito un decreto legislativo rivolto a oltre 2 milioni di partite IVA. Ma non preoccupatevi! Non è un’opera di carità, ma un modo per promuovere l’adempimento spontaneo. Quale nobiltà d’animo!

TETTO DEL 10% ALLE PRETESE DEL FISCO PER I PIÙ AFFIDABILI

Ah, il Tetto del 10%: un capolavoro di ingegneria fiscale! Finalmente i contribuenti con un indice *Isa* superiore a 8 possono gioire, perché il Fisco ha deciso di stabilire dei limiti agli incrementi di reddito. Sì, avete capito bene! La soglia massima sarà del 10% per chi ha una pagella da 10 a partire dall’anno d’imposta 2024; del 15% per i bravini con punteggi fra 9 e 10 e un succulento 25% per chi si accontenta di oscillare tra 8 e 9. Perché non mettere semplicemente un cartello che dice “Benvenuti nel fantastico mondo delle tasse?”

PIÙ TEMPO PER ADESIONE: SCADENZA SLITTA AL 30 SETTEMBRE

Ed ecco che, in un gesto di pura generosità, il decreto correttivo allunga il termine per l’adesione al concordato biennale fino al 30 settembre. Chiaramente, prima era il 31 luglio e chissà perché, ma chi ha bisogno di tempo extra per decidere se inginocchiarsi o meno davanti al Fisco? Ah, e non dimentichiamo l’esclusione dei forfettari: perché complicare le cose, giusto?

NO A STOP CON AVVISI BONARI

Un’altra sorprendente novità! La semplice notifica di un avviso bonario non fermerà il termine del *concordato*. Ma attenzione! Lo stop avverrà solamente in caso di mancato pagamento entro 60 giorni dalla ricezione. Mica bruscolini! Perché chi non ama ricevere avvisi bonari, giusto?

FUORI DA CALCOLO REDDITO SUPERBONUS LAVORO

Ah, e poi c’è la ciliegina sulla torta: per il biennio 2025-2026, si può finalmente escludere dal calcolo del reddito concordato la maxi-deduzione sui neoassunti al 120-130%. Questa proroga, accordata dall’ultima Legge di Bilancio fino al 2027, ha il sapore di un regalo di compleanno non richiesto. Come dire, “Ehi, prenditi una caramella, ma non aspettarti un abbraccio!”

NIENTE SANATORIA 2023

Infine, nell’armamentario legislativo non si trova traccia della tanto attesa estensione del ravvedimento speciale ai redditi del 2023. Ma dei piccoli dettagli come questo non perturbano la grandiosità delle riforme del Fisco! Perché chi ha bisogno di una sanatoria quando si può vivere serenamente nel caos della burocrazia?

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