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Congedo parentale alle donne in coppia? Ovviamente anche al genitore “intenzionale”, perché la logica qui è un optional

Finalmente l’Italia aggiorna il suo concetto di paternità, o meglio, abbraccia il “genitore intenzionale” nelle coppie femminili. L’INPS, con un messaggio di grande lungimiranza, ha deciso di mettere in pratica la sentenza della Corte Costituzionale che riconosce il diritto di una lavoratrice, membro di una coppia omogenitoriale, ad usufruire del congedo di paternità obbligatorio. Così la mamma che figura come genitore intenzionale nei registri dello stato civile potrà finalmente vedere riconosciuto questo diritto che fino a ieri sembrava bozza di fantascienza.
La sentenza, che evidentemente ha stravolto le antiche regole del tradizionale modello genitoriale, produce effetti concreti nel nostro sistema giuridico. Quindi, la lavoratrice inserita nei registri come genitore intenzionale in coppie omogenitoriali femminili, è ora ufficialmente abilitata a richiedere un congedo di paternità obbligatorio che dura 10 giorni lavorativi, estendibile fino a 20 in caso di parto multiplo. Un piccolo passo per i diritti, un gigantesco salto per l’uguaglianza che finalmente fa breccia nelle nostre istituzioni – e finalmente qualcuno se ne accorge.