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Crollo della domanda di pasta: ora ci preoccupiamo della nostra dieta mondiale?

Crollo della domanda di pasta: ora ci preoccupiamo della nostra dieta mondiale?

In un clima di “incertezza globale” – perché, diciamocelo, chi non ama un po’ di suspense? – Margherita Mastromauro, presidente del settore Pasta di Unione Italiana Food, lancia l’allerta sulla “politica trumpiana dei dazi” che minaccia di rovinare la nostra amata pasta. È un’assoluta novità che ci siano dazi… chi l’avrebbe mai detto?

Dice che c’è “prudenza sui mercati”. Sarà! Ma si dice anche che la domanda di pasta, sia in Italia che all’estero, sta scendendo come un mattone. Ah, la tragedia! Parla di un “più zero virgola” nell’export. Un segnale, dice, che “ci preoccupa”. Ed è davvero un “disastro”. Chissà cosa ne penserà il suo spaghetti al pomodoro di questa affermazione.

Allora, Mastromauro non si trattiene e ci avverte: “Abbiamo registrato un’inversione di tendenza sull’export”. Grazie al cielo che l’abbia notato! Qualcuno avrà mai pensato che la politica di un ex-presidente potesse avere delle ripercussioni? E ora, ci invita a stare “molto attenti” per capire dove stia andando questa complessa politica americana. Non è che ci stiamo facendo prendere dall’ansia, vero?

E i prezzi del grano duro? Calano dell’10,7% nei primi mesi del 2025. Siamo tutti elettrizzati da questo dato non allarmante, perfetta via di fuga per chi non ama il drama. I prezzi sono probabilmente temporanei, giusto in tempo per la “nuova campagna”. Immagino che stiano tutti aspettando con il fiato sospeso.

Mastromauro ci regala una luce di speranza affermando che il raccolto in Italia dovrebbe essere di un +12,5%. Magari ci vorrà un festone per questa notizia! Ma non dimentichiamoci del grano canadese e americano; certo, come no! Ci rifugiamo sempre nella certezza che ci saranno fluttuazioni legate all’andamento del dollaro. Che pacchia!

Parlando di costi di produzione, Mastromauro, che è anche presidente di Pasta Riscossa (un vero colpo di scena), ci informa che “il costo della materia prima è importante e pesante”. Che notizia scioccante! Ma non è tutto: i costi di trasformazione sono in aumento. Ah, ma non saranno gironi dell’Inferno per la nostra pasta?

Infine, per completare il quadro, ci avverte che “tra energia e gas dobbiamo pagare tra il 10 e il 15% in più rispetto all’anno precedente”. Un altro regalo del 2025! Ma chi non ama un buon incremento dei costi? Una straordinaria esperienza di cucina che sta per trasformarsi in un’avventura economica senza precedenti. Che dire, non vediamo l’ora di gustare i risultati di tanta creatività!

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