Collegati con noi:

Notizie

Dal Piemonte allo spazio: il nanosatellite 5G-Lide pronto a far ridere l’America

Dal Piemonte allo spazio: il nanosatellite 5G-Lide pronto a far ridere l’America

Sta per decollare dalla base californiana della Vandenberg Space Force la missione 5G-Lide, un esperimento spaziale dal sapore tutto italiano sviluppato nell’ambito del programma Artes dell’European Space Agency. Il lancio in orbita di un nano satellite progettato da un consorzio guidato dalla torinese Tyvak International promette di rivoluzionare la connettività, o almeno così dicono.

Grazie ai finanzamenti dell’Agenzia Spaziale Italiana e alla spinta dell’Esa, Lide si propone come il ponte tra il 5G e le comunicazioni satellitari, puntando a garantire banda larga ultraveloce con terminali di terra minuscoli ma potentissimi. Un’idea tanto futuristica quanto utile, se solo il tutto non fosse così ambizioso da rischiare di restare, per l’ennesima volta, un bellissimo esperimento da vetrina.

Il cuore di questa missione è la piattaforma ‘Renegade’, orgoglio di Tyvak, che dovrebbe dimostrare la fattibilità di una rete satellitare 5G per portare connettività nelle aree più impervie d’Italia e d’Europa. Ma, naturalmente, non si tratta solo di dare internet ai pastori in montagna: il progetto rivendica missioni di patriottica importanza come la protezione civile, la difesa e persino la telemedicina. Immaginate, un 5G che arriva persino dove il segnale cellulare si scorda di passare.

Fabio Nichele, amministratore delegato di Tyvak International, non nasconde la sua soddisfazione, quasi si parlasse di aver inventato l’acqua calda nello spazio: il sistema promette connettività a bassa latenza e alta velocità per supportare applicazioni tattiche e strategiche, specialmente nelle zone rurali dove il servizio internet è ancora un miraggio. Il tutto grazie a una costellazione di decine di piccoli satelliti in orbita terrestre bassa, perché sia chiaro: l’Italia non vuole restare indietro.

Il nano satellite 5G-Lide, descritto da Nichele come un concentrato di tecnologia spaziale all’avanguardia, possiede un sistema attivo per la determinazione e il controllo dell’assetto che assicura orientamento preciso e segnale stabile. In teoria, un design integrato con antenne performanti e hardware terrestre ultra ottimizzato che dovrebbe garantire prestazioni da vero player globale, facendo impallidire i sistemi attuali.

Lanciata a Torino nel 2015, Tyvak International è una realtà ormai consolidata con quasi settanta dipendenti e quasi 10 milioni di euro di fatturato, recentemente entrata nel gruppo Lockheed Martin. Produce nanosatelliti leggeri (tra i 10 e i 30 chili) e microsatelliti fino a 300 chili. Finora ha costruito e mandato in orbita 16 satelliti per clienti vari, dimostrando che l’Italia può dire la sua, almeno nello spazio e nelle parole altisonanti.

Insomma, mentre il mondo coccola l’idea di internet ultraveloce ovunque, l’Europa si affida a una minuscola navicella italiana che promette miracoli spaziali. Riuscirà la missione 5G-Lide a trasformare davvero il panorama delle telecomunicazioni, o resterà solo un brillante gadget tecnologico da esibire negli annali dell’orgoglio nazionale? Nel frattempo, noi aspettiamo… con la connessione che fa i capricci, ovviamente.

Continue Reading

Le foto presenti su Lasconfitta.com sono state in larga parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione - indirizzo e-mail redazione@lasconfitta.com , che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.