Notizie
Debutta l’app che consente di pagare nei negozi con l’oro e acquistarlo direttamente dallo smartphone

In un mondo dove l’incertezza geopolitica fa oscillare i mercati come una bandiera al vento, l’idea di pagare un caffè con l’equivalente di un lingottino d’oro sembra di per sé una scelta… stravagante, per usare un eufemismo. Eppure, da inizio aprile, una **app** si propone di trasformare questa follia in realtà, promettendo di farci tornare ai gloriosi giorni in cui l’oro era la vera **moneta** di scambio. Magari perché ci si possa imbattere in un caffè che costi quanto un piccolo tesoretto.
La **Solidus**, così si chiama la piattaforma, non è solo un’innovazione tecnologica, ma un tentativo di far rivivere una funzione dimenticata nella nebulosità del mondo **digitale**. Aldo Carrara, che non è solo il Co-founder ma anche un azionista di maggioranza del **Gruppo Carrara**, descrive l’oro come “l’unica vera moneta, un mezzo di scambio che non si svaluta”. Sarà. Ma come può una **moneta** di questo tipo competere con il caffè a breve termine? A questo punto, se mancano i fondi, chi ci salverà? Un rapido “sconto” dell’oro direttamente dal tuo conto di risparmio aureo? Sì, esatto, si tratta di un “sistema” che gioca con le oscillazioni quotidiane del mercato.
L’oro come nuovo salvadanaio?
Quando si dice che l’oro è un investimento sicuro, si ignora spesso il fatto che nella vita reale il vero valore si misura in caffè bevuti. Con la **app** di **Solidus**, da un momento all’altro il tuo oro può diventare il tuo migliere, accogliendo spese quotidiane secondo le fluttuazioni del mercato. Il concetto di “riserva aurea” viene quindi reinterpretato come un salvadanaio ad alta volatilità, fatalmente legato ai prezzi del momento. E quanto ci si può fidare di un “sistema” che promette compensazioni “nel giro di pochi secondi”? Una magia da prestigiatore, o una nuova frontiera dell’inefficienza?
Nonostante la narrativa presente, in cui spesso ci si addentra in un linguaggio pomposo, dove le culle della digitalizzazione sembrano portare pace e serenità, il rischio di cadere nel vortice della superficialità è dietro l’angolo. Si parla di un’unica modalità di abbonamento “gratuita”, ma veniamo subito colpiti da una commissione fissa di un euro al grammo — un affare se paragonato ai costi di un caffè romano!
Il futuro è d’oro… o è solo illusione?
Immaginiamo di trovarci in un bar e, nella ovattata quiete presentata dalla piattaforma, sentiremo; “Scusi, potrei pagare con dei lingottini di **oro**?”. Ma chi ha detto che ci troviamo di fronte a un reale vantaggio rispetto ad altri sistemi di pagamento? Potremmo citarne a decine: Paesi che hanno già abbandonato le inutili chiacchiere per sistemi più efficienti.
Convinti che un paio di “decine di migliaia di clienti” possano risolvere il dilemma dell’utilizzo dell’oro per pagare il caffè, **Solidus** non fa altro che splendidamente vestire un concetto antico con un vestito nuovo di zecca. La vera domanda è: saremo davvero noi a riportare in auge una **tradizione** che ci parla di un’epoca passata, o semplicemente siamo a un passo dall’incorrere in un’illusoria follia collettiva?
Nel finale di questo racconto di speranze, l’ironia vuole che si lasci spazio a un’“soluzione”: il suggerimento di possedere, invece di utilizzare, un caffè all’oro come effettivo **investimento**. Perché in fondo, chi non vorrebbe “brindare” al futuro con un gusto di opportunità dorate, anche se solo a parole?