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Due uomini finalmente messi a nudo e costretti a fare i conti con la giustizia.

È meraviglioso come due uomini, entrambi ultratrentenni, abbiano deciso di esprimere la loro creatività il 25 novembre 2023, proprio circa quaranta giorni dopo l’apertura del *Palermo Marina Yachting*. Che tocco da maestro imbrattare un muro di uno spazio urbano riqualificato dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, sotto l’occhio vigile della Soprintendenza ai Beni culturali. Dev’essere stato un grandissimo impulso artistico, se non fosse stato per quelle 400 telecamere a sorvegliare la scena.
Identificati e condannati, i due geni hanno ricevuto una penale di 600 euro ciascuno. Colpevoli? Certo! Ma, che idea brillante, hanno chiesto di essere sottoposti alla messa alla prova, perché chi non ha mai pensato di riparare i danni con qualche ora di lavoro socialmente utile? Che gesto nobile e altruista da parte loro!
In questo teatrino, l’Autorità di Sistema portuale si è anche costituita parte offesa, chiedendo un risarcimento morale di 500 euro. Ma, ahimè, il giudice ha riconosciuto solo 100 euro. L’importo, già versato dagli imputati. Che colpo di scena!
Ma ascoltiamo le parole di Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale: “L’episodio di vandalismo rappresenta un gesto grave e ingiustificabile, soprattutto perché ha colpito un luogo simbolo della rigenerazione urbana e della restituzione degli spazi pubblici alla collettività.” Bene, bravo! Come se imbrattare un sito di riqualificazione fosse un modo di elevare il senso civico!
Ma la vera chicca è la sua speranza che questa lezione serva da esempio per chiunque sottovaluti il valore dei beni pubblici. Certo, perché i vandalismi di questo tipo sono la chiave per una costruttiva educazione civica! Bravo, davvero! Dobbiamo tutti applaudire a questa lezione di morale pubblica, perché in fondo, chi non sogna di esprimere la propria opinione colorando i muri della città?