Newsletter
EssilorLuxottica fa il colpaccio e mette le mani sulle lenti di PUcore: altro che occhiali, qui si parla di potere mondiale

EssilorLuxottica continua a espandersi, questa volta mettendo le mani su una fetta decisamente tecnologica nel cuore della Corea del Sud. Il colosso italo-francese ha stretto un accordo per acquisire l’intera divisione di PUcore, specializzata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di monomeri utilizzati per realizzare lenti oftalmiche ad alto indice. Tradotto: si prendono il know-how e tutto ciò che serve per fabbricare lenti più sottili, leggere e pure più tecnologiche.
Nel dettaglio, l’operazione comprende un centro di ricerca e sviluppo, un impianto produttivo e una filiale commerciale, tutti rigorosamente made in Corea, oltre ai diritti di proprietà intellettuale sulle formule chimiche e i processi industriali fondamentali. Insomma, un pacchetto completo per dominare ancora di più la propria filiera produttiva (e salire ai vertici di un settore sempre più competitivo e sofisticato).
Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica, insieme a Paul du Saillant, vice amministratore delegato, hanno dato il benvenuto alla divisione ottica di PUcore. Con quel tipico entusiasmo diplomatico che tradotto significa “ora siamo più forti”, hanno sottolineato come questa mossa sia perfettamente in linea con la loro strategia di alzare l’asticella su ricerca, sviluppo e produzione, puntando a incrementare brevetti, tecnologie e competenze e a rafforzare il controllo sulla catena di valore delle lenti.
Le parole dei due dirigenti non possono nascondere la sostanza: vogliono innovare ancora i processi di formulazione e produzione dei monomeri ad alto indice, e ovviamente vantarsi di migliorare la qualità e la sostenibilità di tutto quanto, a beneficio dell’intero settore, come se gli altri non lo avessero già pensato prima. Insomma, un bel passo avanti per mantenere la corona nel mercato globale delle lenti oftalmiche.
L’accordo è previsto per concludersi entro il 2025, ma attenzione: resta soggetto all’approvazione delle autorità regolatorie internazionali, perché in un mercato così strategico non si lascia nulla al caso, e anche ai soliti, noiosi vincoli di mercato che possono far slittare tutto all’infinito.
Nel frattempo, a Parigi, la borsa sembra non essere troppo entusiasta. Dopo un breve balzo iniziale, il titolo Essilux si è tranquillizzato, navigando intorno alla parità – perché si sa, grandi acquisizioni spesso raccolgono più sospetti che applausi immediati.