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Ferrero mette gli occhi sulla Kellogg’s americana: pronto il blitz da colosso del cereale

Il gruppo Ferrero si prepara a fare un salto oltreoceano da 3 miliardi di dollari con l’acquisto di WK Kellogg, l’icona americana dei cereali per la colazione. La notizia, rilanciata dal Wall Street Journal, ha fatto schizzare il titolo di questa società attiva nello stato del Michigan di quasi il 50% nella contrattazione after-hours a Wall Street.

La potenziale fusione transatlantica dovrebbe unire due colossi con radici secolari nel mondo alimentare, mettendo insieme il gigante italiano della dolcezza con l’erede dei pioniere dei corn flakes. Se nessun imprevisto dell’ultimo minuto dovesse frapporsi, l’intesa potrebbe essere siglata entro pochi giorni.

WK Kellogg, con sede a Battle Creek – città che ha scritto la storia dei cereali per colazione – è relativamente giovane, nata nell’ottobre del 2023 dopo lo spin-off da Kellogg della sua divisione nordamericana dedicata ai cereali. La valutazione di mercato attuale si aggira intorno a 1,5 miliardi di dollari, con un debito di circa 500 milioni. Insomma, un saldo con qualche strascico che il gruppo Ferrero sembra disposto a prendersi senza batter ciglio.

Nonostante la sua giovane età formale, WK Kellogg poggia su radici storiche sorprendenti. Il suo fondatore, Will Keith Kellogg, è considerato l’inventore dei corn flakes nel lontano 1894. Che la scoperta sia stata casuale è una leggenda, ma non si può negare l’impatto rivoluzionario che ebbe sulla colazione di milioni di persone nel secolo scorso. Nel suo portafoglio di prodotti spiccano nomi che sono diventati veri e propri simboli americani: da Froot Loops a Frosted Flakes fino ai mitici Rice Krispies.

La storia recente è altrettanto interessante: nel 2023, la spaccatura di Kellogg ha dato vita a WK Kellogg come entità separata e quotata in Borsa, con la parte globale degli snack che invece ha assunto il nome di Kellanova. Quest’ultima, senza perdere tempo, è stata venduta nel 2024 a Mars per una cifra da capogiro di 30 miliardi di dollari. Un mercato agguerrito dove Ferrero sembra intenzionata a farsi largo a suon di mega-deal.

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