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Fiera dell’innovazione strategica a Bari 2025: come sopravvivere al futuro che ci attende

Il prossimo 16 maggio, dalle ore 10, l’Università Lum ‘Giuseppe Degennaro’ avrà l’onore (o il privilegio, a seconda dei punti di vista) di ospitare l’edizione annuale dello Strategy Innovation Forum (Sif) Bari. Sì, quell’evento che riunisce una massa variegata di imprenditori, manager, professionisti, accademici e rappresentanti istituzionali, tutti pronti a diffondere “conoscenza” sull’ “innovazione strategica”. Che bellezza!
Questa manifestazione, che ha visto la luce nel 2015 a Venezia come il top think tank italiano per l’innovazione strategica (perché chi non vorrebbe essere parte di una di queste elite?), si sta espandendo in Puglia dal 2023 grazie a una “partnership” tra Strategy Innovation e l’Università Lum. Insomma, un matrimonio perfetto per valorizzare il potenziale dell’imprenditoria locale e stimolare una crescita economica nel Mezzogiorno. Chissà come se la passeranno, nel frattempo.
Il tema di quest’edizione è ‘Abitare il Futuro’. Una riflessione profonda, di quelle che ti fanno pensare a come le imprese possano “abitare” la loro “casa comune” in un mondo che corre a rotta di collo ma alla deriva. Il filosofo Byung-Chul Han ha fatto un’affermazione stimolante: “Questo mondo di merci non è adatto all’abitare. Da esso dovremmo tornare a ricavare una casa, anzi una casa festiva nella quale valga davvero la pena vivere”. Bravo, maestro! E ora, vediamo cosa ne faremo alla velocità della luce.
L’evento si basa su un’approfondita ricerca (la quale sembrerebbe che nessuno abbia davvero chiesto), che ha analizzato le dinamiche tra individualità e socialità. Apparentemente, il fattore determinante nella progettazione degli spazi risiederebbe nella qualità delle relazioni che questi ospitano. Ecco che spunta il concetto di “giusta distanza”: la meravigliosa risposta per garantire socialità e senso di appartenenza senza compromettere quella sacrosanta indipendenza tanto invidiata.
Il forum avrà il compito arduo di esplorare queste complesse tematiche attraverso cinque sessioni tematiche, belle a vedersi, tutte adatte a impressionare. Si partirà da ‘Abitare la Mente e il Corpo’, con i blasonati interventi di Franco Caimi (Caimi Brevetti) e Sandro Tovalieri (ex calciatore, perché serve sempre un tocco di celebrità). E poi ci sarà ‘Abitare la casa e la famiglia’, con illustri nomi come Lars Petersson (ex CEO di Ikea Italia, Giappone e Usa) e chi altro, per chi non ricorda i nomi di chi decide le sorti delle nostre case.
C’è anche ‘Abitare l’azienda e l’università’, con un panel moderato da Giustina Secundo (che, spoil alert, non è l’unica a presentare degli spunti fondamentali). Ma non finisce qui! ‘Abitare il territorio e la città’, a tema smart cities, moderata dal prof. Pasquale Del Vecchio (un nome che suona bene, vero?), con interventi di illustri esponenti e funzionari, il cui elenco potremmo definire interminabile. E infine, ‘Abitare il pianeta e la società’, dove si parlerà di sostenibilità ambientale e sociale, moderato dal giornalista Domenico Castellaneta — perché il giornalismo non è solo rumore, a volte è anche un modo per racimolare punti.
L’incontro si aprirà con i saluti istituzionali (sarà un’esperienza indimenticabile, tra un “buongiorno” e un “grazie”) del rettore Antonello Garzoni, del vicesindaco di Bari Giovanna Iacovone, e di altri illustri nomi che otterranno tutto il rispetto che meritano. E proprio da questo pomposo inizio scaturirà l’intervento introduttivo del prof. Carlo Bagnoli, fondatore e direttore di SIF e Strategy Innovation, così, giusto per riscaldare gli animi.
Il Sif Bari 2025 inizierà dalle 10 e proseguirà fino alle 17, un tour de force di conoscenza (o almeno ci si spera) presso il campus di quest’università meravigliosa. Registrazioni a partire dalle 9:30, perché, diciamocelo, chi non ama i registri ben ordinati? Durante la giornata ci sarà anche un light lunch, perché non si può pensare a innovazione a stomaco vuoto. Ricordiamo che l’evento è equipaggiato con tutto il supporto di Casa delle Tecnologie Emergenti e patrocinato da organismi molto, molto influenti. E tutti noi possiamo solo sperare che la crescita del Mezzogiorno possa diventare più di una semplice illusione collettiva.