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Finalmente un governo che si ricorda cosa vuol dire legalità: miracolo o bluff?

Il governo potenzia la vigilanza sul lavoro con 514 nuovi ispettori INPS e INAIL
Con grande enfasi, il governo annuncia l’autorizzazione per ben 514 nuove assunzioni di ispettori di vigilanza nelle prestigiose istituzioni di INPS e INAIL. Pare che grazie a una sinergia tutta interna tra il Ministero del Lavoro e quello dell’Economia, l’INPS possa arruolare 403 supereroi in giacca e cravatta, mentre l’INAIL accoglierà fino a 111 “nuovi detective” del lavoro, tutti rigorosamente a tempo indeterminato, perché vogliamo che si godano la sicurezza del posto fisso nel nome della legalità.
Naturalmente, questa pioggia di assunzioni è presentata come un balzo avanti epocale nella lotta contro le irregolarità e nel tanto agognato “rafforzamento della legalità”. Sì, proprio in quel meraviglioso regno chiamato sicurezza e salute sul posto di lavoro, dove fino a ieri sembra che mancassero occhi e orecchie. Finalmente una risposta concreta alle tante lacune che invitano a riguardo.
Secondo la deputata Marta Schifone di Fratelli d’Italia, che milita nella Commissione Lavoro, la mossa non è solo un segnale, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti da parte dell’esecutivo e della maggioranza. Non è solo carne al fuoco, ma un chiaro impegno a favore di un lavoro più sicuro e di qualità, perfettamente allineato con i sacri rituali del programma di governo.
In conclusione, ecco la ricetta risolutiva: tanti ispettori nuovi di zecca, pronti a scovare ogni minima irregolarità, a patto, ovviamente, che siano posizionati nel posto giusto, con gli strumenti giusti e senza essere intralciati dalla classica burocrazia che renderebbe vana perfino la più brillante delle strategie.