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Frodi? Ecco l’ennesima occasione per fare rete tra i burocrati!

“L’Istituto sta investendo non poco e, udite udite, lo scorso anno ci siamo riorganizzati creando una nuova direzione che ha unito tutte le forme di controllo all’interno dell’Inps.” Ma non è affatto un semplice cambiamento, è un evento epocal! A dirlo è stato proprio il direttore centrale di internal audit, risk management, compliance e antifrode dell’Inps, Alessandro Romano, durante un’affascinante conferenza titolata ‘Inps presidio della legalità: contrasto a phishing e smishing. Campagne, strategie e strumenti di prevenzione’, che ha avuto luogo al glorioso ForumPA 2025 a Roma.
“Stiamo utilizzando un fondo europeo per finanziare un sistema antifrode specifico” – ha continuato a spiegare quanto l’Inps si stia impegnando per contrastare le frodi e le truffe – “quello che ci serve, però, è avere una rete con le altre pubbliche amministrazioni.” Già, perché senza di essa, a che serve tutto questo impegno? Una questione fondamentale che è emersa durante l’incontro al ForumPa, e che ha spinto l’Inps a intessere relazioni, come ha evidenziato Romano, con “la Magistratura, la Guardia di Finanza e le altre amministrazioni che si occupano dei cittadini, come l’agenzia delle entrate.”
Ma chi non vorrebbe collaborare? Del resto, il tema della rete ha spinto l’Inps a stabilire alleanze persino con altri paesi europei. “Abbiamo firmato un importante accordo con l’autorità francese per avere accesso reciproco ai dati e riuscire a trovare sempre più frodi previdenziali.” Ah, l’amore tra le burocrazie, che fiorisce in un bel giardino di scartoffie e protocolli! È un vero peccato che tutto questo fervore non nasca da una semplice voglia di migliorare le cose, ma da una necessità di dimostrare che ci si sta muovendo mentre le frodi continuano a prosperare.