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Gente prima di tutto, ma non dimentichiamo cani, gatti e piante: missione impossibile o politica 2.0?

Nel 2025 Neopharmed Gentili rilancia con orgoglio il suo impegno ESG, mettendo in mostra un arcobaleno di iniziative degne di una campagna pubblicitaria di un brand eco-friendly di lusso. Dalla sacrosanta inclusione lavorativa delle persone con disabilità grazie al progetto Superjob, fino a volontariato di facciata per i più fragili e a strette di mano con un esercito di associazioni del Terzo settore, l’azienda si dipinge come paladina della salute – sia umana che animale – e della solidarietà. Tutto questo con un unico, grande obiettivo: sentirsi meglio con sé stessa mentre professa un futuro di benessere equo e sostenibile, che in realtà sembra più un esercizio di marketing emozionale.
La diversità? Ah, quella è il pilastro sacro su cui poggia la filosofia aziendale di Neopharmed Gentili. Non parliamo solo di slogan da pagine istituzionali, ma di un impegno concreto che si estende sia tra le mura dell’ufficio, sia nella società a cui l’azienda sembra volersi vendere come esempio. Come? Rilanciando Superjob, la piattaforma di e-recruitment nata nel 2020 grazie alla partnership con Michael Page, un giochino perfetto per abbattere il fantomatico “preludio del pregiudizio” mentre si dà lavoro a chi ha “abilità speciali”. Perché, si sa, sport, arte-terapia e natura sono ovviamente la soluzione universale, una panacea per cancellare ogni forma di esclusione sociale con la precisione di un miracolo social-politico-progressista.
Quest’anno poi, come se non bastasse il déjà-vu, Neopharmed Gentili ha rinnovato l’intesa con una serie di Organizzazioni del Terzo Settore, quelle che fanno “inclusione” dalla mattina alla sera, per continuare a rifinire la sua immagine. La ciliegina sulla torta? L’adesione al network di Fondazione Libellula, l’ennesima rete di aziende che basicamente si fa vanto di combattere la violenza di genere – non che ce ne fosse bisogno, ma l’importante è farsi vedere sensibili – con tanto di corsi di formazione per parlare di pari opportunità e inclusione agli impiegati, così magari si sentono tutti più buoni e meno colpevoli.
Sempre in tema di buonismo aziendale, c’è anche il sostegno a Associazione PizzAut, che si occupa dell’inserimento lavorativo per giovani con autismo. Gran gesto, ovviamente promosso con gran clamore. Come se bastasse qualche progetto alla moda per risolvere problemi di inclusione congeniti e complessi, senza mettere in discussione un sistema produttivo e sociale che, diciamolo, fa acqua da tutte le parti.
Se questo non bastasse a gonfiare il petto d’orgoglio ESG, Neopharmed Gentili ha poi coinvolto anche i propri dipendenti in un’operazione di volontariato davvero commovente: affiancare i volontari di Opera San Francesco per i poveri Ets nelle attività di mensa e guardaroba per i più indigenti. Peccato che questa empatia manchi spesso quando si tratta di cambiare davvero le condizioni strutturali che creano povertà e ingiustizia, ma la passerella social è assicurata. Una “solidarietà” che va avanti, amici, fino a chissà quando, per continuare a far brillare la patina di bontà aziendale.
A settembre, perché d’estate la carità fa proprio schifo, Neopharmed Gentili ha deciso di fare i bravi samaritani offrendo pasti caldi a chi si sente più solo quando le città diventano deserti di cemento e disperazione sociale. Scriviamo “offrendo” perché, naturalmente, l’estate è il momento più difficile dell’anno per i poveri cristi che non possono permettersi nemmeno un gelato, figurarsi un pranzo decente. Che romantico, non trovate?
Ma attenzione, non è solo questione di umanità pelosa: la generosità aziendale si estende a quattro zampe. Eh sì, il progetto di Corporate Pet Responsibility di Neopharmed Gentili in collaborazione con Empethy, quella piattaforma fighissima che si occupa di randagismo, da adozioni responsabili fino a lezioncine su come trattare i regali a quattro zampe chiamati animali domestici, ha fatto miracoli. Indovinate? Cinquanta pet (ovvero cani e gatti, per chi non lo avesse capito) hanno trovato una nuova famiglia grazie al “rifugio virtuale”. Virtuoso e, soprattutto, virtuale: così ci si risparmia la fatica del contatto umano.
E se pensavate che finisse lì, siete fuori strada. I dipendenti, evidentemente stanchi di fare solo il minimo sindacale, si sono trasformati in ambasciatori del santo verbo antirandagismo quando hanno messo piede al canile di Vairano di Vidigulfo (Pavia). Un giorno di sensibilizzazione, perché nulla dice “sono un lavoratore modello” come sacrificare qualche ora per insegnare ai cani a evitare la strada e ai bipedi a fare i bravi cittadini. Passerà alla storia.
Ah, ma la favola green continua: il rispetto per Madre Natura è il vero mantra di questa operazione filantropica dai toni eco-chic. Con la collaborazione dell’Associazione di volontariato WAU! – We Are Urban, che ama tanto la città di Milano da fare scioperi all’aria aperta e pulire parchi come fossero occasionali giardinieri, hanno dato vita al progetto “Chi raccoglie semina civiltà”. Ovvero: due giornate intense e neppure troppo faticose per ripulire il post-apocalisse di rifiuti urbani. Il bilancio? 180 chili di spazzatura e più di 11mila mozziconi di sigaretta raccolti, perché nulla urla più civiltà di una guerriglia contro i mozziconi, vero?
Giorgia Avagliano, HR director di Neopharmed Gentili, non ha resistito dall’affibbiare alla compagnia il ruolo di paladino del futuro. Parole sue:
“Neopharmed Gentili è per vocazione proiettata al futuro, per aiutare le persone a vivere una vita sana e più longeva possibile. Per realizzare questa mission, siamo attenti ai bisogni degli individui, soprattutto di chi è più vulnerabile, al contesto sociale in cui operiamo e alle sfide ambientali, consapevoli che le decisioni e le azioni di oggi avranno un impatto significativo sul mondo che lasceremo alle generazioni future.”
Paladino o no, il monito di turno sul futuro promette la solita solfa da manuale: “noi abbiamo a cuore il bene oltre il profitto”, giurano. Infatti, le loro mirabolanti iniziative ESG – già, il termine magico che fa sentire qualsiasi azienda un’eroina ambientalista – nascono proprio da questa epifania etica. Un futuro più equo, responsabile e sostenibile, dove salute, rispetto e cura camminano insieme— almeno a parole, visto che il resto del mondo fa esattamente il contrario.