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Giubileo? Manageritalia fa il solito show contro governanti e amministratori, ma chi davvero guida qui?

Manageritalia non perde occasione per mettersi sotto i riflettori del Giubileo dedicato a governanti e amministratori, l’evento di riflessione e celebrazione che si terrà a Roma il 21 e 22 giugno, e che promette di essere il palcoscenico ideale per un po’ di autocelebrazione tra le élite locali italiane e ospiti da tutto il mondo.

Questa strepitosa iniziativa, sponsorizzata dal Dicastero per l’Evangelizzazione (perché nulla è più evangelico del potere e delle poltrone), si rivolge in particolare ai sindaci e agli amministratori locali italiani, cavalcando l’onda di avvicinamento al Giubileo 2025. Un’occasione imperdibile per discuterne quanto sia importante il “servizio pubblico” come vocazione civile e umana, esattamente quel tema che ogni tanto sembra dimenticarsi quando si è troppo impegnati a contendersi prebende e poltrone.

Marco Ballarè, lanciando la solita dichiarazione di facciata da presidente di Manageritalia, spiega che questa partecipazione è “un momento di grande significato” e che il dialogo tra istituzioni e mondo manageriale è “fondamentale per costruire una società più equa, sostenibile e orientata al bene comune”. Insomma, un mantra che ripetono come un disco rotto, mentre provano a distogliere l’attenzione dal fatto che spesso il mondo manageriale è più impegnato a tutelare i propri privilegi che il bene comune.

Ballarè continua la propria apostrofe ammorbante sostenendo che i manager vogliono “essere parte attiva” di questo bel percorso, offrendo le loro esperienze – tanto preziose quanto a volte incomprensibili per chi vive fuori dalle stanze dorate del potere – e valori per contribuire alla crescita del Paese. Che destino glorioso, il manager che si inchina al servizio pubblico… da raccontare ai nipotini.

Il programma della due giorni è ricco come una sagra paesana ma in versione istituzionale: si parte sabato 21 con l’udienza papale nella sontuosa Aula delle Benedizioni in Vaticano, un dettaglio che non guasta mai. Subito dopo, tutto comodo in Campidoglio, nell’aula Giulio Cesare, si parlerà di “Debito Ecologico” (una parola molto di moda da sbandierare in conferenze e convegni), seduti insieme a parlamentari, governanti e autorità varie, con ospiti di riguardo come Roberto Gualtieri, il sindaco di Roma dal volto serio, e il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, più l’immancabile senatore a vita Mario Monti. Una compagnia ideale, non c’è che dire.

La giornata termina in bellezza con il concerto “Armonie di speranza”, di quelli con musica classica e lirica, appena un filo meno noiosi di un’enciclica lunga, presentato dalla più popolare e sobria Milly Carlucci. Che sia per ricordarci che anche questa è cultura? O semplicemente per far dimenticare le chiacchiere politiche del giorno?

Domenica 22 è il momento di mostrarsi in pubblico con la partecipazione all’Angelus in Piazza San Pietro, mentre il pomeriggio si conclude con la Santa Messa nella magnifica cornice di San Giovanni in Laterano, ovviamente presieduta dal Pontefice. Insomma, tra luci, ombre, e inni di speranza, il Giubileo dei Governanti e Amministratori si presenta come la passerella principale dove i decisori pubblici nostrani si ritrovano per confermare al mondo intero quanto siano “dediti al servizio”.

Come se non bastasse tanto clamore spirituale e istituzionale, Manageritalia si fa anche carico di essere sponsor ufficiale dell’evento, collaborando con Ministero della Cultura, Siae, Enel, Deloitte, Gi Group e Confcommercio per allestire la sontuosa serata concerto. Insomma, tutto un giro perfettamente orchestrato tra potere, cultura e marketing, per un rito laico che si veste di religioso e sacrale, il tutto in nome di una leadership tanto responsabile quanto convenientemente visibile.

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