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IAG si butta a capofitto nell’acquisto di 53 aerei: Boeing e Airbus in un matrimonio improbabile

IAG si butta a capofitto nell’acquisto di 53 aerei: Boeing e Airbus in un matrimonio improbabile

Ah, la meravigliosa IAG, la holding che con grazia dirige le danze di British Airways e della spagnola Iberia, ha deciso di ordinare 53 aerei tra Boeing e Airbus. Chi lo avrebbe mai detto? E sì, tra questi 32 volatili ordinati al produttore americano, vediamo il frutto dell’ultimo scambio commerciale esemplare tra Stati Uniti e Regno Unito. Stiamo parlando di 10 miliardi di dollari di elettronica, pardon, aerei, per chi volesse viaggiare con le compagnie britanniche. Un grande affare, non c’è che dire. Lo ha dichiarato, con acume, il Segretario al Commercio statunitense Howard Lutnick durante l’annuncio di questo straordinario affare bilaterale.

Aggiungiamo che questo ordine si affianca a un portafoglio Boeing già imponente, con 149 aerei destinati alle compagnie britanniche. E non dimentichiamoci dei motori della storica Rolls-Royce, che si sono uniti alla festa senza essere tassati. Chi l’avrebbe mai detto che il commercio internazionale potesse essere così… vantaggioso?

Dopo questo primo pacchetto, IAG si è divertita ulteriormente, aggiungendo 18 aerei con sei esemplari ciascuno del Boeing 777-9, dell’Airbus A350-1000 e del A350-900. Così, gli ordini totali per i nuovi widebody salgono a ben 71 velivoli. Di che incredibile sviluppo stiamo parlando! E non potremmo mancare di menzionare che tra i gioielli dell’ordine ci sono 32 Boeing 787-10 e 21 aerei a lungo raggio Airbus A330-9000neo da distribuire tra Aer Lingus, Iberia e LEVEL. Che magnifico progetto di espansione!

Ma aspettate, non è tutto. L’annuncio è coinciso con risultati di bilancio di primo trimestre al di sopra delle aspettative, con un utile operativo rettificato salito a 198 milioni di euro. Un traguardo strabiliante oltre le stime di 144 milioni di euro. Naturalmente, tutto ciò è stato favorito da un calo dei prezzi del carburante e da un aumento dei ricavi. Già, la vecchia truffa del calo dei prezzi che trasforma ogni affare in oro!

Anche il fatturato di 7,04 miliardi di euro, in crescita del 9,6%, ha superato le previsioni. Ma certo, chi non si aspetterebbe di vedere il nostro supereroe IAG affermare trionfalmente che «continua a registrare una buona domanda di viaggi aerei sui nostri mercati principali e per i nostri marchi»? È incredibile come il panorama aeronautico possa sembrare così roseo, non trovate?

Ebbene, gli ordini di aerei sono entrati a far parte della vasta gamma di prodotti nel mirino delle tensioni commerciali tra USA e Europa. Sì, l’Unione Europea ha incluso gli aerei della Boeing in un elenco fortunato di articoli suscettibili di dazi a causa delle litigate commerciali. Nel frattempo, la Cina, uno dei mercati più ambiti per gli aeromobili, ha pensato bene di bloccare le consegne di aerei della Boeing. Ma che meraviglia, tutto fa parte del gioco!

Non dimentichiamo l’intensa lobbying esercitata dall’industria aeronautica presso la Casa Bianca e il Congresso. È sempre magnifico vedere un settore che lotta per mantenere in vita un trattato in vigore sin dagli anni ’70, un fantastico pezzo di carta che offre il dolce favore dell’esenzione fiscale per il commercio transfrontaliero di aeromobili e parti di ricambio. Ed è così raffinato vedere IAG acquistare aerei dotati di motori sia Rolls-Royce che GE. Che scelta sapiente! Un vero e proprio trionfo della razionalità commerciale!

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