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Il 65° Salone si fa beffe della crisi: numeri da capogiro anche nel 2024

Il Salone Nautico di Genova 2025 si prepara a brillare nonostante un mondo in tempesta economica, ma vi farà davvero pensare a cosa significa “potente” nel settore.

Marina Stella, la direttrice generale di Confindustria Nautica, ha aperto la conferenza stampa presentando il 65° Salone Nautico di Genova, che si terrà dal 18 al 23 settembre 2025, con un’introduzione che sembra quasi un inno alle mille difficoltà dell’attuale scenario globale: un evento “autorevole”, capace di mantenere i numeri dell’edizione precedente, malgrado un’economia internazionale in acque agitate e un mare geopolitico tutt’altro che calmo.

Poi è partita la parata di cifre da Guinness: espositori provenienti da 45 Paesi (perché ovviamente la globalizzazione smorza qualsiasi crisi), oltre mille imbarcazioni in mostra e ben 123 novità pronte a stupire. Naturalmente, tutto questo nel settore della nautica da diporto italiana che “consolida i risultati” già ottenuti nel 2023, con il nostro Paese a svettare orgoglioso nel mondo dei super yacht, dove detiene oltre il 50% del portafoglio ordini globale. Un vero re che domina scafi e onde.

Non basta: l’Italia è a tutti gli effetti il primo esportatore mondiale di yacht di lusso, con una fetta di mercato mondiale del 19%, un dato “importante” che ci fa scordare, almeno per un attimo, crisi e inflazioni.

Marina Stella ha infine sottolineato come il Salone di Genova sia molto più di una semplice esposizione: è la “casa della nautica Made in Italy”, una vetrina storica aperta dal lontano 1962, che ha permesso all’industria italiana di imporsi nel mercato globale. Una storia di trionfi che – anche nel mezzo di una congiuntura internazionale complicata – continua a segnare un posto in cima alle classifiche mondiali.

Certo, dire che tutto va bene sarebbe un po’ come dire che il mare è calmo quando si è appena scampati a un uragano. Ma nel mondo dorato e patinato della nautica, tra super yacht e picchi di esportazioni, qualche certezza sembra ancora galleggiare—anche se la realtà del mondo esterno ci ricorda da che parte soffia il vento.

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