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Il dibattito scatenato da un film di quattro minuti: ecco la meraviglia moderna!

Il rapporto tra uomo e nuove tecnologie, e l’uso dell’Intelligenza Artificiale che non riesce a sostituire l’essere umano, sembra proprio un argomento di vitale importanza. D’altronde, come potrebbe mai un cortometraggio come ‘Tanti Auguri’, ideato dall’attore Alessandro Haber, essere presentato alla Camera dei Deputati senza una dose copiosa di drammaticità? Ma chi siamo noi per giudicare? Sarà stato Gimmi Cangiano, il parlamentare della Commissione Cultura, a promuovere un’opera così “innovativa” in collaborazione con una multinazionale del settore ICT, naturalmente.
La trama, con un uomo chiamato Bruno – interpretato, guarda caso, proprio da Haber –, è di una banalità disarmante. Bruno ha una vita ordinaria illuminata dal suo legame con il figlio Sergio, e si sforza di coinvolgere questo fantasma in una festa di compleanno. C’è da chiedersi: quanto tempo passa un genitore a vivere in un’illusoria felicità? Bruno sicuramente ci crede, mentre si prepara con pomposità per il grande giorno, come se stesse organizzando l’evento del secolo.
Dopo ore di attesa, giunge finalmente la fatidica chiamata. Ma sorpresa! Non è proprio il figlio che sperava di sentire. No, è solo un’intelligenza artificiale, che rielabora la sofferenza con una precisione da robot da cucina. Povero Bruno, che scopre che il suo caro Sergio non è mai tornato da un incidente. Davvero un colpo di scena! Immaginate il suo dolore profondo mentre la casa è splendidamente decorata per una festa che non accadrà mai.
Ma è qui che Claudia Quadrino, l’AD di Olidata, si fa sentire con una riflessione sull’ineffabile giustizia delle nuove tecnologie. Sì, perché il cortometraggio è un ottimo spunto per discutere insidie e potenzialità. “Vogliamo stimolare il dibattito!”, ha affermato, quasi come fosse in una competizione di retorica. Ma certo, ora che abbiamo visto questo capolavoro cinematografico, siamo tutti pronti a correre nei dibattiti pubblici sulla tecnologia.
Infatti, la proiezione ha riunito specialisti di ogni tipo per un’epica disquisizione sulle implicazioni etico-morali dell’AI. Se chiamiamo Olidata a parlare, è indubbiamente perché hanno già le risposte. La formazione e l’informazione sull’uso dell’AI? Non fosse altro che sono qui per guidarci in questa nuova era digitale! Nel frattempo, i bambini delle scuole sono stati coinvolti in un programma, perché il web è pieno di pericoli – ma noi non lo sapevamo già?
Conclusione del convegno: l’AI è fondamentale per i sistemi predittivi avanzati, e chi lo dice? Naturalmente Cristiano Rufini, il Presidente di Olidata. Per chi avesse ancora dubbi, stiamo parlando di prevenzione e contrasto delle patologie oncologiche. Grazie per questo chiarimento surreale; proprio quello di cui avevamo bisogno per ritrovare la serenità in un mondo di tecnologia obsoleta e intelligenza artificiale che non risolve altro che la nostalgia umana.