Notizie
Illimity: prezzo dell’Opas di Banca Ifis giusto, ma le incognite fioriscono
Un colpo di scena che noi tutti attendevamo con trepidazione! Il CdA di illimity ha deciso di approvare, con uno slancio di entusiasmo quasi inaspettato, l’offerta pubblica di acquisto e scambio di Banca Ifis. E chi lo avrebbe mai detto? Un’offerta che viene persino etichettata come “congrua” dal punto di vista finanziario! Eppure, il Consiglio ha ben pensato di mettere in fila una lista interminabile di criticità, come se volesse dare a tutti noi la brutta notizia di un elevato rischio di confusione per gli azionisti.
Ma andiamo nel dettaglio, che è sempre interessante. Banca Ifis propone 0,10 azioni proprie più 1,506 euro per ogni azione di illimity. Un valore che è stato benedetto dagli adorati consiglieri indipendenti Jefferies e Wepartner, ma secondo il nostro cherubino del board, è un misero compenso rispetto ai dubbi che ci attanagliano sull’integrazione. Sì, hai capito bene! Non è solo una questione di numeri, ma un vero e proprio giallo. Ci mancherebbe!
Il board di illimity si lamenta, giustamente, della mancanza di informazioni fondamentali: dove è il nuovo piano industriale? Magari appeso a un chiodo in qualche sala riunioni? Inoltre, ci sarebbero dettagli risibili sulle sinergie previste e, udite-udite, nessun accenno sull’impatto occupazionale. Ma che modo è questo di fare affari? Sempre a preoccuparsi del benessere dei dipendenti, come se fosse una novità!
Un’altra questione da approfondire è quella delle piattaforme IT: le due banche hanno infrastrutture che sembrano provenire da due mondi lontanissimi, quasi come se fossero su pianeti diversi. L’integrazione dei sistemi, dovreste saperlo, non è esattamente un gioco da ragazzi. Potrebbe essere l’inizio di un romanzo di fantascienza, piuttosto che una strategia aziendale seria. Ah, il brivido dell’ignoto!
Sul fronte patrimoniale, le proiezioni del CET1 pro-forma non sono poi così edificanti: sotto il 14% in caso di adesione all’OPAS. Incertezza e rischi abbondano, proprio come le promesse fatte durante le campagne elettorali.
E, naturalmente, non potevano mancare i dubbi di governance. Se tutto dovesse andare come previsto (e chi te lo può garantire?), illimity diventerebbe una realtà a controllo concentrato, abbandonando il grazioso mondo delle public company. Sarà un brutto colpo per i nostalgici del potere diffuso, con il peso del voto maggiorato previsto dallo statuto di Ifis. Sì, perché quel che serve davvero nel mondo degli affari è una buona dose di controllo centralizzato!