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Illycaffè svela X-Caps alla Milano Design Week

In un tripudio di **marketing** sfacciato e promesse che odorano di caffè appena macinato, illycaffè ha svelato il suo ultimo gioiello: il sistema di capsule X▪Caps. La scena, un’installazione di sfere argentate e maxi-capsule nel prestigioso flagship store di Monte Napoleone, è un richiamo visivo a quel meraviglioso mondo dell’**eccesso** che solo il design può elevare.
Ma davvero questo è progresso?
Le nuove capsule, secondo il comunicato di illycaffè, promettono di “conservare al meglio la freschezza e l’aroma del caffè”, vantando un “design esclusivo” e una “forma simmetrica” che sembrano scritte da un esperto di **discorso** aziendale. Ma cosa significa davvero “estrazione progressiva e uniforme”? Una frase per addomesticare tecnicamente un semplice caffè? Per non dimenticare, l’85% di alluminio riciclato! Un dettaglio che, in un marasma di **greenwashing**, stenta a colmare il **vuoto** di sostanza.
Rivoluzione del caffè o solo una nuova facciata?
Le capsule sono presentate come il frutto della tecnologia Hyperinfusion, che garantirebbe un espresso corposo e una crema densa. Davvero ci crediamo? È un po’ come dire che un nuovo **software** migliora il gusto del caffè: ci può consentire di esplorare nuove frontiere, ma non può sostituire la qualità dell’**ingrediente** di partenza. Una straordinaria esperienza aromatica? Né più né meno di quanto promettano i tanti competitor — basti pensare a come altri paesi, come la **Germania**, riescano a portare in tavola un caffè di qualità senza sbandierare tecnologie miracolose.
Pensi davvero che un nuovo design risolva tutto?
La voce di Cristina Scocchia, CEO di illycaffè, è una celebrazione del **superficiale**: “Siamo orgogliosi di unire oltre 90 anni di esperienza nel caffè di qualità”. Ma la vera notizia è che, nonostante decenni di esperienza, il caffè continua a dover affrontare problemi di **distribuzione** e qualità nel servizio, anche nella patria del caffè di qualità. Quale evoluzione stanno realmente perseguendo?
Un’illusione di progresso
Inserire una nuova macchina da caffè senza considerare le condizioni ambientali e sociali della produzione del caffè sembra un **contrasto** inquietante. Cosa può davvero cambiare per il consumatore che spera in un’esperienza di caffè unica e sostenibile, mentre si ritrova schiacciato tra scelte di mercato discutibili e un’assurda **burocrazia** торговель? L’**innovazione** tanto applaudita è solo un’illusione creata da capsule optimizzate e immagini patinate.
Le promesse restano vuote come le tazze
Quali soluzioni potrebbero rimodellare questo panorama sconcertante? Forse la vera risposta sta nella qualità degli **ingredienti** e nell’attenzione per il contesto sociale ed ecologico della loro produzione. Ma chissà, forse il mondo delle capsule continuerà a rimanere nel limbo dell’**effimero**, mentre i consumatori si riverseranno su queste lusinghe da design, pronti a riscoprire, ogni volta, che il caffè vero è ben altro.