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Imu 2025: finalmente il mistero del primo pagamento che nessuno vuole spiegare

Attenzione, possidenti di immobili illustri e terreni vari: il 16 giugno si avvicina inesorabile come una tassa sulla casa che non perdona. È il momento di versare l’acconto IMU 2025, quell’amabile tributo riservato a chi possiede immobili diversi dalla residenza principale, aree edificabili o terreni agricoli. Semplice, no?
Ovviamente, dimenticate l’egualitarismo fiscale: l’IMU è una tassa nazionale, ma ogni comune fa un po’ come gli pare, fissando aliquote, esenzioni e sconti a piacere. Insomma, un menù variegato che cambia da paese a paese, tanto per mantenere viva la confusione e testare la vostra pazienza.
Il rito immutabile a cui ci si deve attenere rimane quello classico e sempreverde: due scadenze da rispettare con puntualità clinica. Primo appuntamento il 16 giugno, data limite per versare l’acconto, mentre il 16 dicembre sarà il momento di saldare il conto e calcolare eventuali conguagli. Un fascino senza tempo.
Per chi si fosse distratto, l’acconto si può pagare seguendo le vecchie regole dell’anno passato, affidandosi a aliquote e normative 2024. Al saldo di dicembre il gioco cambia, con possibili variazioni da tenere d’occhio e conguagli da non dimenticare: perché pagare esattamente quello che si deve no, vero?
In quanto a novità, tenetevi forte: l’IMU continua a galleggiare indisturbata dal 2020, senza un briciolo di rivoluzione. L’unico sussulto lo regala il debutto ufficiale – dopo innumerevoli rinvii – del prospetto delle aliquote IMU, previsto dalla legge 160/2019. Finalmente un po’ di ordine nel caos? Neanche per sogno.
Questo prospetto permette ai comuni di giocare con le aliquote, differenziandole in base alle circostanze: che si tratti di abitazioni affidate in comodato d’uso, case affittate o terreni agricoli, ogni realtà locale può inventarsi la sua tassa personalizzata. Tradotto: è indispensabile sbirciare il prospetto pubblicato sul Portale del Dipartimento delle Finanze per capire che sorpresa vi attende.
Un’unica, consolante certezza resta quella vecchia, cara regola che autorizza il contribuente a usare per l’acconto di giugno le aliquote dell’anno precedente. Ma se il comune ha deciso di caricare il nuovo prospetto per il 2025, e siete tra i privilegiati che lo trovano online, potete anticipare i conteggi evitando sorprese a dicembre. Sempre che riusciate a districarvi tra i numeri, naturalmente.
Ma chi è chiamato a far suonare la cassa? Facciamo il punto: l’IMU si abbatte su chiunque possieda fabbricati esclusi quelli destinati a residenza principale, tranne qualche piccola eccezione per alloggi di lusso o di categoria top (A/1, A/8, A/9), dimostrando ancora una volta che il fisco ama prendersela con qualsiasi cosa abbia un tetto, ma con bontà selettiva.