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Incasso da capogiro da ben 22 milioni e nessuno sa ancora come sia successo

I piani alti di Mediobanca regalano uno spettacolo a dir poco prevedibile: i vertici vendono azioni della banca proprio prima della riapertura dell’Opas su Mps. Ecco a voi le cosiddette performance shares, quei bei premi accumulati negli ultimi 25 anni, ora svenduti con tempismo da manuale. Il motivo? Semplicemente perché la riapertura dell’offerta azionaria farà crollare inevitabilmente la quantità di titoli disponibili sul mercato. Una mossa così trasparente che fa quasi tenerezza.
I protagonisti di questa svendita sono di tutto rispetto: l’amministratore delegato Alberto Nagel si toglie il peso di un milione di azioni, con un prezzo medio di 22,08 euro, portandosi a casa oltre 22 milioni. Non da meno il presidente Renato Pagliaro, che piazza 100mila azioni a pochi spiccioli in più, incassando circa 2,2 milioni. Ah, e il direttore generale Francesco Saverio Vinci? Lui preferisce fare il generoso con 400mila titoli a 22,10 euro l’uno, portando a casa quasi 9 milioni tondi tondi. Un vero e proprio festival della vendita lampo, che ci mostra quanto siano pronti a impreziosire il proprio portafoglio personale proprio mentre l’offerta si riapre.
Oggi, infatti, si aprono ufficialmente – e dureranno fino al 22 settembre – i termini per l’Opas di Mps sul cuore di Mediobanca: Piazzetta Cuccia. Una volta sistemate le ultime formalità post-Opas, Siena si è assicurata una fetta di torta finale da urlo, diventando proprietaria del 62,3% della banca. Un risultato squisitamente democratico, se pensiamo a chi prima si è affrettato a mollare le azioni senza esitazioni.